Clemente Francesco

 

Francesco Clemente

 

 

Nasce a Napoli nel 1952, dove trascorre l’infanzia e l’adolescenza a stretto contatto con le immagini del Seicento pittorico.
Dopo aver preso la maturità inizia a dipingere come autodidatta, scrive e pubblica poesie.

Nel 1970 si trasferisce a Roma per frequentare la facoltà di Architettura ed entra in contatto con vari artisti tra cui Cy Twombly e Alighiero Boetti, che influenzano i suoi esordi artistici.

Nel 1971 tiene alla Galleria di Valle Giulia di Roma la sua prima personale, successivamente si reca in India, dove apre uno studio nella città di Madras.

Nel 1973 compie il suo primo viaggio in India e, l'anno seguente attraversa a piedi l'Afghanistan, insieme al suo collega artistico e mentore Alighiero Boetti.

Nel 1977 Clemente torna insieme alla moglie Alba in India, dove vive e lavora per due anni a Mandras, creando illustrazioni a pastello.

Nel 1979 si avvicina al movimento della Transavanguardia, teorizzato dal critico Achille Bonito Oliva, e ne diventa uno dei massimi esponenti insieme a Cucchi, Chia, De Maria e Paladino, con i quali tiene un’esposizione a Colonia.

Nel 1980 i suoi lavori vengono esposti alla Biennale di Venezia.
A partire dagli anni ‘80 ottiene un grande successo internazionale, in un momento storico in cui gli artisti reagiscono al dominante movimento concettuale.

 


Abbraccio


Auping


Fire


Large profile

Realizza una serie ispirata alle stazioni della via Crucis, produce anche numerosi libri, una raccolta di fotografie di architettura ed un gruppo di miniature dipinte in collaborazione con gli artisti indiani di Madras.
Nel 1981 si trasferisce a New York, dove attualmente vive e lavora; le sue mostre personali in Europa e negli Stati Uniti sono molto frequenti, e questa della Galleria d’Arte Moderna di Bologna è un’anticipazione della grande mostra che nel prossimo autunno, gli dedicherà il Guggenheim Museum di New York.

 

Durante la decade degli anni ottanta, Francesco espone a numerosissime retrospettive tra le quali: la galleria d'arte Whitechapel di Londra 1983, l'Art Center di Minneapolis 1984, la Galerie Nationale di Berlino 1984, il Metropolitan Museum of Art di New York 1985, l'istituto d'Arte di Chicago 1987, la Fundacion Caja 1987 e nuovamente a New York nel 1988.


 


Bestiary


Platonici


Mappa della Non sforza

Inoltre realizza varie collaborazioni con Jean-Michel Basquiat e Andy Warhol.
Negli anni novanta il lavoro di Francesco Clemente espone al Museum of Art, alla Royal Accademy of Art, Londra, al centro Pompidour, Parigi ed al museo di Sezon, Tokio. Nel 1999-2000, il lavoro di Francesco Clemente è presentato in una grande retrospettiva al museo Salomon R. Guggenheim, in cui vengono esposte le famose collaborazioni degli anni ottanta.

 

 

Opere su carta

A Villa delle Rose continua la retrospettiva dedicata alle opere su carta di Clemente, che non espone le sue opere in Italia da quasi vent'anni. Questa, infatti, è la prima personale che gli viene dedicata da un museo italiano.
La mostra, organizzata dalla Galleria d'Arte Moderna di Bologna, presenta circa 200 opere tra disegni, acquerelli e pastelli, realizzate a partire dal 1980.

 


Pessimist rose


Water and wine


Morton Feldman

Nella sua produzione Clemente manifesta un eclettico interesse per numerose tecniche espressive, dalla pittura ad olio al mosaico, dall'affresco all'incisione, alla scultura, ma ha sempre avuto un rapporto privilegiato con il disegno. A partire dagli anni ‘70 produce numerose opere su carta, dove si fondono simboli astratti, figure umane, accenni di graffiti e suggestioni decorative; il suo vocabolario visivo, infatti, è rappresentato da ideogrammi, che provengono alla tradizione orientale, dall'occidente classico e dalla cultura popolare del cinema e della televisione.

 


I suoi lavori sono strutturati come appunti di un diario di viaggio, che a volte non è semplicemente geografico ma anche interiore, per questo tra i temi ricorrenti nella sua opera emergono l'autoritratto e l'indagine sul corpo umano.

 

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