Braque Georges

 

Georges Braque
1882
-1963

Georges Braque  nacque il 13 maggio 1882, ad Argenteuil-sur-Seine era ancora assai vivo il ricordo della presenza recente di Monet e dei pittori impressionisti, come di certo lo era a Le Havre, dove si trasferì con la famiglia verso il 1890. Il nonno ed il padre, proprietari di un'impresa di pittura edile, erano ambedue pittori dilettanti.

 


Porto Anversa 1906

A 17 anni lasciò gli studi per perfezionarsi nel mestiere paterno, ma già nel 1897 aveva seguito corsi serali di belle arti a Le Havre, dove s'era incontrato con Friesz, e lo stesso farà a Parigi quando vi si recherà nel 1900.
 

Nel 1904, dopo aver nel frattempo frequentato l'Accademia Humbert, in cui incontrò Manie Laurencin e Picabia, e la Scuola di Belle Arti, si dedica esclusivamente alla pittura.


 

Interessatosi soprattutto alle opere di Corot, Renoir, Monet, van Gogh, Seurat e, in misura maggiore, di Cézanne, che resterà sempre il suo maestro preferito, riceve nel 1905 una forte impressione dalla sala ‘fauve’ al Salone d'Autunno e dirà, anzi, che furono Matisse e Derain ad aprirgli la strada. Dell’anno successivo datano i suoi primi dipinti 'fauves'.
 


Paesaggio a la Ciotat 1907

Nudo seduto 1907

Aveva trascorso l'estate ad Anversa con Friesz, che nel maggio del 1907 lo raggiungerà a La Ciotat e con cui si fermerà nel settembre a L'Estaque, già frequentato da Cézanne e dove, dopo esservi stato nel 1906, tornerà ancora nel 1908 e nel 1910.

Intanto ha conosciuto Matisse, Derain, Vlaminck; ha esposto nel 1906 e nel 1907 al Salone degli Indipendenti. Kahnweiler visita il suo studio, egli ha un contratto, lo presenta ad Apollinaire, e questi lo accompagna da Picasso, che ha ultimato le Demoiselles d'Avignon. Si avvia sulla strada della grande avventura cubista.

 

 

Ma i dipinti che manda al Salone d'Autunno del 1908 sono respinti e allora Kahnweiler gli organizza una personale a proposito della quale Louis Vauxcelles, colui che tre anni prima aveva coniato l'appellativo 'fauve', parla di « forma che riduce tutto, luoghi e figure e case, a schemi geometrici, a cubi, ribadendo tale osservazione con il definire «bizzarrie cubiche» le tele che presentò agli Indipendenti nel 1909. Passa l'estate a La Roche-Guyon "già luogo di soggiorno di Cézanne" dove lo raggiunge Derain.

 


La tavola del musicista 1913

Donna con chitarra 1913

La musicista 1917-18

Il Biliardo 1944

La sua amicizia con Picasso si fa più stretta e si inizia una lunga stagione di lavoro in comune: è la fase detta del cubismo analitico. Passerà con Picasso l'estate del 1911 a Céret e quella del 1912 a Sorgues, dove ha affittato una casa. Intanto ha introdotto nei quadri lettere dipinte, papiers collés, sabbia, imitazioni di marmo e di legno.

Inizia la fase del cubismo sintetico. Si reca sempre a Sorgues, ora con la moglie Mascelle Lapré, sposata nel 1912, ed a Sorgues è colto dalla dichiarazione di guerra del 1914, ed a Sorgues ritorna nell'aprile del 1916, dopo essere stato ferito a Carency l'11 maggio del 1915 ed aver subito la trapanazione del cranio. Ricomincia a dipingere e suo mercante diviene Léonce Rosenberg, che abbandonerà nel 1920 per riprendere i suoi rapporti con Kahnweiler, di nuovo lasciati nel 1924 in favore di Rosenberg. Oramai Braque ha ultimato la sua maturazione e la sua personalità si afferma con proprio vigore.

 

I particolari della sua vita, dopo gli incontri del 1918 con Laurens e Gris, hanno importanza trascurabile. Dal 1925 abita la casa che si è fatto costruire in sue du Douanier da Auguste Perret, mentre dal 1930 dispone anche di una casa di campagna a Varengeville presso Dieppe.

 

Durante l'occupazione nazista della Francia resta a Parigi, salvo un breve periodo passato nel 1940 a Limousin e nei Pirenei. Nel 1945 soffre di una grave malattia, che lo costringe all'inattività per molti mesi. Nel giugno del 1947 ha luogo la prima esposizione presso Maeght, suo nuovo mercante. L'anno successivo gli viene attribuito il grande premio della Biennale di Venezia. Tra il 1952 e il 1953 realizza la decorazione del soffitto della sala Enrico II al Louvre. Nel 1953 cade di nuovo malato.

Nel 1958 ha luogo un'ampia personale alla Biennale di Venezia e un'altra esposizione nel Palazzo Barberini a Roma.

Muore il 31 agosto 1963, quando già era unanimemente considerato uno dei maggiori protagonisti dell'arte del nostro secolo.

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