Vlaminck Maurice

Maurice de Vlaminck
1876-1958

 

Nacque a Parigi il 4 aprile 1876; il padre era un violinista, la madre era una pianista.
Nel 1892 si stabilì con la famiglia a Chatou, una cittadina lungo la Senna che in quel periodo era una rinomata località di villeggiatura della borghesia parigina.
Seguendo le orme paterne, cominciò a studiare il violino; decise poi di diventare ciclista, ma abbandonò le corse nel 1896 a causa di una malattia.

 


Barche

Il ponte Chatou 1906

Les Peupliers 1910

Natura morta

Paesaggio

Nel 1900 conobbe André Derain, che sarà suo amico per tutta la vita e con il quale affittò uno studio a Chatou; in questi anni pubblicò due romanzi di gusto decadente e di tendenza anarchica, ma la sua vera passione diventò la pittura, attratto in modo particolare dall’arte primitiva.
Come lui stesso spesso dichiarerà, il suo interesse per la pittura nacque per la forte impressione ricevuta dai dipinti di
Vincent Van Gogh, visti in una mostra retrospettiva a Parigi nel 1901.

Attorno al 1910 Vlaminck rimase colpito sia dal cubismo, che lo portò verso forme piene e più costruite, che dall’espressionismo.
L’avvicinamento all’espressionismo fu comune anche ad altri
fauves: i punti di contatto tra i pittori fauves e gli espressionisti erano molti, la loro evoluzione fu quasi parallela con reciproche influenze, pur nella diversità di carattere e di sensibilità dei singoli artisti.
Entrambi questi movimenti superarono definitivamente l’
impressionismo
: mentre per gli impressionisti la visione della natura è sostanzialmente serena e priva di problematiche o angosce interiori, i colori forti e le tinte ora accese ora cupe dei fauves e degli espressionisti sono il segno evidente di uno stato d’animo perturbato alla ricerca di una propria identità.
 


Paesaggio invernale

Paesaggio

Restaurant de la
Machine à Bougival 1905

Schleppdampfer
in Chatou

The Blue House 1906

Ci fu un cambiamento simile anche in letteratura, dove si passò dal naturalismo, vicino al positivismo, al decadentismo, legato all’esistenzialismo.
Dopo la prima guerra mondiale, Vlaminck lasciò Parigi e andò a vivere in campagna, a Rueil-la-Gadelière, dove rimase fino alla morte.

Nelle opere di questo periodo è rintracciabile il segno profondo che l’esperienza della guerra ha avuto sulla sua visione artistica.


I suoi paesaggi acquistano una nuova fisionomia grazie all’influenza sempre maggiore dell’
espressionismo, la tavolozza si fa più cupa e le atmosfere più inquietanti e drammatiche.

 


Chatou Red Tree

Autoritratto

Voiles à Chatou 1905

The Road to the
Garden Market 1907

Tugboat on the Seine
Chatou 1906

Paesaggio

Le opere di questo periodo sono caratterizzate da strade di paese silenziose e deserte, che si perdono verso l’orizzonte in una ritrovata profondità prospettica.

La natura diventa una presenza minacciosa e ostile, simbolo di una visione drammatica dell’esistenza; anche il cielo è dipinto con colori freddi ed è quasi sempre pieno di nuvole che preannunciano la pioggia.


 

Le pennellate, che nelle opere del periodo fauves erano brillanti e agili, sembrano trascinate a fatica sulla tela e danno l’idea di un forte pessimismo esistenziale.

Vlaminck morì il 10 ottobre 1958 a Rueil-la-Gadelière.

 

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