Klein Yves

 

Yves Klein
28 aprile 1928 - 6 giugno 1962

 

Yves Klein nasce a Nizza il 28 aprile del 1928. Il padre, Fred Klein è pittore di paesaggi e la madre, Marie Raymond, è considerata uno dei primi rappresentanti dell'art informel parigina.

1944-46. Studia alla Scuola Nazionale della Marina Mercantile ed alla Scuola di Lingue Orientali di Nizza. E’ successivamente libraio a Nizza. Suona nell’orchestra Jazz di Claude Luther a Parigi.
Fa i suoi primi saggi di pittura.


1947. A Nizza pratica il judo in un corso dove incontra Claude Pascal e Armand Fernandez; E’ influenzato dalla teosofia cosmologica di Max Heindel dove lo Spirito (o Vita) si identifica con lo Spazio, e si rappresenta a mezzo del colore puro. Klein vede nella monocromia la possibilità di coinvolgere e trasportare lo spettatore in uno stato, benché momentaneo, di libertà mentale e fisica totale. Compie studi cosmogonici rosacrociani, divenendo in seguito membro della Società dei Rosacroce. Prime esperienze pittoriche dove pone le basi della teoria monocroma.

 

1948. In settembre Viaggio in Italia, comicia a scrivere il suo journal intime (fino al 1957).


Monocromi 1950

Monocromi blu22 1957

Monocromi 1957

1949. Prima versione della Symphonie Monoton. La sinfonia consiste in una sola nota ripetuta. Avvia gli esperimenti che lo condurranno alla Sinfonia monotona e crea le prime impronte monotipo usando le sue mani e i suoi piedi.

 

 

Fa servizio militare in Germania.

1950. Soggiorna a Londra  a Claude Pascal, lavorando presso un corniciaio dove resta affascinato dalle possibilità espressive dei pigmenti di colore in polvere. Espone in alcune sale private le sue prime pitture monocrome sotto il nome di Yves sia a Londra che in seguito a Tokyo. Intraprende anche un viaggio in Irlanda con Pascal dove prende lezioni di equitazione con l'idea di andare a cavallo in Giappone.

1951-52. Viaggia in Spagna e attraverso l’Europa. Si imbarca nell’autunno 1952 per il Giappone.
Klein
tiene nella sua stanza la prima esibizione privata dei suoi piccoli dipinti monocromi.

1953. All’Istituto KÛ dÛ kan di Tokyo, ottiene il 4° dan di judo.
Fa altri viaggi in Italia e Spagna.


1954.
Rientro in Europa. E’ nominato direttore della Federazione spagnola di Judo; espone a Madrid e pubblica una raccolta di riproduzioni di opere monocrome: dieci pagine a colori con prefazione di Claude Pascal (tiratura di 150 esemplari). Le Edizioni Grasset a Parigi pubblicano il suo libro Les Fondements du Judo.

 


Monocromi48 1957

Antometrie92 1960

Antometrie ca1960

1955. A Parigi, comincia ad insegnare il judo all’American Center, poi apre una sua scuola e nella sala, appende tre grandi monocromi (blu, bianco e rosa). Incontra Jean Tinguely e Bernadette Allain. Prima esposizione alla Galerie des Solitaires a Parigi, vi espone monocromi di differenti colori. A dicembre incontra Pierre Restany cui chiede di curare la prefazione della sua prossima mostra.

 

 

 

1956. Dal 21 febbraio al 7 marzo: personale alla Gaierie Colette Allendy Yves, proposition monochromes con prefazione di Pierre Restany dal titolo La minute de verité. In agosto partecipa ai primo Festival d’Art d’Avant-Garde organizzato da Michel Ragon nell’Unité d’habitation di Le Corbusier a Marsiglia.
Viene pubblicato Yves Peintures con una prefazione di versi sciolti a cura di Claude Pascal.
Mostra privata a Madrid.
Ritorna a Parigi alla fine dell'anno. Una tela monocroma viene respinta dal Salon des Réalités Nouvelles di Parigi. Klein fa tuttavia la sua prima esposizione pubblica al Club des Solitaires sotto l'egida delle Editions Lacoste.

1956. Dal 21 febbraio al 7 marzo: personale alla Gaierie Colette Allendy Yves, proposition monochromes con prefazione di Pierre Restany dal titolo La minute de verité.
Klein
aderisce all'Ordine dei Cavalieri di San Sebastiano.

 


 Rilievi e spugne
1960

Rilievi e spugne33 1960

Cosgomie8 1960

1957. In gennaio espone a Milano alla Galleria Apollinaire.Yves Klein, proposizioni monocrome, epoca blu: undici monocromi blu dello stesso formato dipinti con blu I.K.B. (International Klein Blu). Due esposizioni hanno luogo simultaneamente a Parigi: Yves le Monochrome dal 10 al 25 maggio da Iris Clert e Pigment pur, dal 14 al 23 maggio, alla galleria Colette Allendy: prima "peinture-feu": Feux de Bengale (16 bengalas fissati su un monocromo blu e accesi da Klein durante il vernissage.

 

 

Prime sculture aereostatiche libere dal piedistallo. Premier Immatériel (una sala della galleria è lasciata totalmente vuota). L’esposizione Yves, proposition monochromes inaugura la galleria Schmela di Düsseldorf; a Londra esposizione Monochrome, Proposition of Yves Klein alla Gallery One, sempre a Londra, conferenza dibattito all’ I.C.A.(Institute of Contemporary Arts) sulla monocromia. Partecipa ad Arte Nucleare 1957, Galleria San Fedele di Milano. Nello stesso anno Pierre Meury registra la Symphonie Monoton Silence. Audizione presso la galleria Iris Clert a Parigi. Dal 4 al 21 agosto è presente al primo Festival d'Art d'Avant-Garde di Marsiglia.

1957-59. Decorazione della Nuova Opera di Gelsenkirchen, costruita dall’architetto Walter Ruhnau dove realizza con l’aiuto di Rotraut Uecker i suoi primi Reliefs-éponges. Nel foyer realizza due dipinti monocromi blu, di 20 metri di lunghezza per 7 di altezza, due grandi rilievi murali con spugne naturali blu stratificate al poliestere di dieci metri di lunghezza per cinque di altezza. Nel vestibolo: due grandi rilievi murali con spugne naturali blu di dieci metri di lunghezza per due e cinquanta di altezza.

 


Antometrie96 1961

Cosgomie27 1961

Pitture di fuoco,
1961

1958. A Parigi in aprile, esposizione da Iris Clert Le Vide, ou la sensibilité picturale à l’état de matière première. Svuota completamente la galleria e ridipinge lo spazio interno completamente di bianco. I muri spogli della galleria sono "sensibilizzati" dalla sola presenza di Klein. Due guardie Repubblicane presidiano l’ingresso. Viene servito un cocktail blu ai visitatori, che vengono fatti entrare a piccoli gruppi.

 

 

Una folla numerosa si accalca di fronte alla galleria per entrare molti escono scandalizzati e delusi dalla visione del "vuoto". Presso il suo amico Robert Godet, teorico di judo, compie le prime esperienze con "pennelli viventi": una modella nuda impregnata di pittura blu. In novembre a Parigi, galleria Iris Clert Vitesse pure et stabilité monochrome esposizione di sculture e dischi blu realizzati in collaborazione con Tinguely. Con Werner Ruhnau elabora la sua teoria di Architecture de l’air con progetti di climatizzazione dell’atmosfera, controllo dei fenomeni e manifestazioni della natura, tetti d’aria, pareti trasparenti, fontane d’acqua e fuoco assieme. Con Ruhnau elabora anche l’idea di una école de la sensibilité, in cui le differenti sezioni vengono ripartite a Tinguely (scultura), Klein, Fontana, Piene (pittura), Ruhnau, Otto Frei (architettura), Claude Pascal, Pierre Henry, Bussotti, Kagel, Polieri (musica e teatro).

La febbrile attività di Klein viene ricompensata da una serie di mostre. Dal 2 al 12 gennaio: «Epoca Blu» alla Galleria Apollinaire di Milano; dal 10 al 25 maggio: doppia mostra personale con Colette Allendy, «Yves - le Monochrome» e dal 14 al 23 maggio: «Pigment Pur» con Iris Clert. Inizia i dipinti per il foyer del Teatro di Gelsenkirchen in Germania e fa il suo primo esperimento con i «pennelli viventi».

1959. Partecipa all’esposizione Vision in Motion all’Hessenhuis di Anversa con Tinguely e Spoerri dove realizza delle cessioni di "zone di sensibilità pittorica immateriale" convenzionalmente vendute ognuna al valore di un kg di polvere d’oro. In marzo da Iris Clert, presentazione della collaborazione internazionale fra artisti ed architetti alla realizzazione della Nuova Opera e Teatro di Gelsenkirchen, Architetto: Ruhnau. Partecipa a una mostra collettiva alla Galerie Iris Clert inaugurata il 29 maggio. Scultori: Tinguely, Kricke, Dierkes, Adams. Pittore: Yves Klein. Il 3 e 5 giugno tiene due conferenze alla Sorbona su L’evolution de l’art vers l’immateriel e L’Architecture de l’air. Esposizione Bas-Reliefs dans une forêt d’éponges alla galleria Iris Clert (dal 15 al 30 giugno). Partecipazione alla Prima Biennale di Parigi, a Dynamo 1 alla galleria Renate Boukes a Wiesbaden, Germania ed a Works in three dimensions, galleria Leo Castelli, New York. In novembre vende il suo primo Chéquier pour zone de sensibilité picturale immatérielle. In Belgio, pubblicazione del suo opuscolo: Dépassement de la problématique de l’art. Le Actualités Gaumont realizzano una sequenza filmata di tre minuti su Klein.
Klein parla al vernissage della mostra di Tinguely presso la Galerie Schmela di Dusseldorf.

 


MG6 1961

Monocromi blu 1961

sculture 1961

1960. A febbraio, a Parigi partecipa alla mostra Antagonismes al Musée des Arts Décoratifs, vi espone il suo primo Monogold (monocromo oro) e il progetto di Architecture de l’air. Il 9 marzo a Parigi, alla Galerie Internationale d’Art Contemporain, presenta al pubblico Les Anthropométries de l’époque bleue, vera e propria azione concettuale dove realizza una serie di impronte umane su tela e su carta utilizzando modelli viventi: Klein, in elegante abito da gala e guanti bianchi, inizia, a dirigere un orchestra di venti musicisti e cantanti che eseguono per venti minuti la Simphonie Monothon.

 

 

A musica iniziata entrano in scena tre affascinanti modelle nude che cominciano a dipingersi i corpi a vicenda con vernice blu IKB e, come dirette dallo stesso Klein (che per tutta la durata della performance non tocca ne la vernice ne le modelle), con movimenti eleganti, come in una danza, si adagiano sulle tele e sui fogli di carta appesi alle pareti lasciando impresse le impronte dei loro corpi. A musica terminata, seguono venti minuti di rigoroso silenzio e contemplazione. In aprile alla galleria Apollinaire di Milano, esposizione: Les Nouveaux Réalistes, sempre in aprile inizia le Cosmogonies: realizzazioni pittoriche ottenute grazie all’intervento di manifestazioni atmosferiche (pioggia, vento...). In ottobre esposizione alla galleria Rive Droite: Yves Klein, le Monochrome. Firma la dichiarazione costitutiva del Nouveau Réalisme. Realizzazione delle Anthropometrie des Nouveaux Réalistes: impronte collettive di Arman, Hains, Raysse, Restany e Tinguely. Pubblicazione in occasione del 2° festival d’Avant-Garde del Journal d’un seul jour, Dimanche 27 novembre 1960, giornale che riporta in quattro pagine tutte le sue esperienze e progetti; in prima pagina spettacolare performance di Klein nel suo Saut dans le vide. Il 7 ottobre Klein è presente all'inaugurazione di «Lavori in Tre dimensioni» presso la Galleria Leo Castelli di New York.

1961. Esposizione Yves Klein: Monochrome und feuer, al Museum Haus Lange di Krefeld, (fontane di fuoco nel parco). Prime grandi serie di Peintures de feu al Centro Sperimentale del Gas di Francia. Pitture di fuoco ed acqua. Impronte antropometriche del fuoco. Viaggio a Cascia per deporre un ex-voto a Santa Rita e negli Stati Uniti ad aprile per la sua prima esposizione personale da Leo Castelli, New York: Yves Klein, le Monochrome, in seguito alla Dwan Gallery di Los Angeles. In maggio-giugno esposizione a Parigi, Galerie J: A 40° au dessus de Dada, in luglio alla Galerie Rive Droite: Le Nouveau Réalisme a Paris et à New York. In luglio mette in scena delle sedute di anthropometrie appositamente realizzate per il film Mondo cane di Gualtiero Jacopetti presentato l’anno seguente nell’ambito del Festival di Cannes ma le immagini della performance verranno inserite, ad insaputa di Klein, nel film, in maniera del tutto arbitraria, in un contesto scandalistico travisandone il significato. In novembre a Milano, alla Galleria Apollinaire esposizione: Yves Klein: il nuovo realismo del colore, dove mostra per la prima volta i suoi Reliefs Planétaires realizzati in agosto impregnando in blu carte in rilievo dell’Istituto Geografico Nazionale.
Il 18 novembre, ritornato a Parigi, vende sulle rive della Senna il suo primo dipinto della serie Zona della sensibilità pittorica immateriale.
Il 15 dicembre partecipa all'inaugurazione del Teatro di Gelsenkirchen, il cui foyer è decorato con i suoi monumentali rilievi di spugna.

 


Sculture9 1962

Pitture di fuoco36 1964

 Le vide3

 

In febbraio Klein partecipa alla mostra «Antagonismes» tenuta presso il Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
In marzo, alla Galerie D'art Contemporain di Parigi, presenta le Anthropométries a un pubblico scelto.
In aprile è alla mostra collettiva «Les Nouvelles Réalistes» alla Galleria Apollinaire di Milano. Prime Cosmogénies.
 

 

 

Dall'11 ottobre al 13 novembre: «Yves Klein - le Monochrome», alla Galerie Rive Droite di Parigi. Il 27 ottobre viene ufficialmente costituito il gruppo Nouveaux Réalistes.
Il 27 novembre: «Dimanche - Le journal d'un seul jour» viene pubblicato con il Salto nel vuoto di Klein in prima pagina. Dal 14 gennaio al 26 febbraio: mostra retrospettiva «Yves Klein: monochrome und Feuer», Museo Haus Lange di Krefeld, Germania.
Klein
inizia la serie dei Rilievi Planetari.
In primavera si reca negli Stati Uniti con Rotraut Uecker.
Dall'11 al 29 aprile: esposizione con Leo Castelli a New York.
Dal 17 maggio al 10 giugno partecipa alla mostra collettiva «A 40° au-dessus de Dada» alla Galerie J. di Parigi.
Dal 17 al 18 luglio interpreta sequenze delle Anthropométries perchè vengano inserite nel film "Mondo Cane" di G. Iacopetti.
Collabora con Claude Parent ai progetti per le fontane d'acqua e fuoco per il Palais de Chaillot, Place de Varsovie, di Parigi. Il 21 gennaio Rotraut Uecker e Yves Klein si sposano a Parigi nella chiesa Saint-Nicholas-des-Champs.
L'artista inizia le statue di gesso dei suoi amici Arman, Raysse e Pascal per i Portrait Reliefs.
Il 1° marzo crea lo Storepoème.

 


Le vide

Monocromi

Sculture41 senza data

1962. Sposa il 21 gennaio a Parigi Rotraut Uecker in una solenne cerimonia con la presenza di un ala d’onore composta da cavalieri dell’ordine di San Sebastiano, mentre la Symphonie monoton-Silence è diffusa nella chiesa. Il 26 gennaio vende una zone de sensibilité picturale immatérielle allo scrittore-poeta Dino Buzzati che lo aveva sostenuto al tempo della sua esposizione a Milano nel 1957. Intraprende i calchi individuali dei corpi dei Nouveaux Réalistes con l’idea di realizzare un grande ritratto-rilievo collettivo.

 

 

Ispirato dai lavori di Krefeld con il fuoco, l’amico André Verdet scrive un poema su Klein e la sua filosofia dell’essere. Dall'11 al 12 maggio partecipa alla première di "Mondo Cane" al Festival di Cannes. Questo poema fece Yves così felice che decise di inciderlo a fuoco rosso in una Peinture de feu. Realizza due prove preliminari che spedisce a Verdet il 2 Giugno 1962, quattro giorni dopo, per una crisi cardiaca, muore il 6 giugno a Parigi. Due mesi dopo Rotraut dà alla luce un figlio che chiamerà Yves.


Un solo colore. Una sola voce

Quando gli si chiedeva cosa rappresentasse la sua arte, Klein narrava un antico racconto persiano: "C'era una volta un flautista che un giorno si mise a suonare una nota unica, continua e ininterrotta. Dopo aver così fatto per vent'anni, sua moglie gli fece notare che gli altri flautisti producevano un'ampia gamma di suoni armoniosi e intere melodie, creando una certa varietà.

 

Ma il flautista monotono replico che non era colpa sua se egli aveva già trovato la nota che tutti gli altri stavano cercando".
Klein
arrivò a concretizzare la parabola del flautista, non solo in pittura, ma anche nella musica, componendo una sinfonia basata su un'unica nota vibrante e su un prolungato silenzio, La "Sinfonia monotona-Silenzio".

 


Sinfonia

Per estensione, Yves Klein potrebbe essere raffigurato come il direttore della sua stessa esistenza spirituale, sempre pronto a dare l'incipit, alzando il braccio alla presenza di un pubblico invisibile a cui richiede l'attenzione per l'evento artistico che sta per avere luogo.

"La mia vita dovrebbe essere come la mia sinfonia del 1949, una nota continua, liberata dall'inizio alla fine, legata ed eterna al tempo stesso perché essa non ha né inizio né fine…".

 

 

 

Home Su Klimt Gustav

Copyright © Centro Arte 1999-2000