Klee Paul

 

Paul Klee
Münchenbuchsee 1879 - Muralto 1940


Paul Klee nacque l'8 dicembre 1878 a Münchenbuchsee presso Berna, da un maestro di musica tedesco d'origine e operante nella capitale elvetica, dal quale Klee, che fin da ragazzo era un ottimo violinista, ereditò l'amore per la musica.





La leggenda del Nilo

Constructiv Impressiv, 1927

Parnas 1932

Un foglio del libro della città, 1928

 

Nell'autunno del 1898, dopo l'esame di maturità, cominciò a Monaco gli studi di pittura, prima nella scuola privata del pittore Knirr, in un secondo tempo all'Accademia sotto la guida di Stuck.

 

 

 

Passò l'inverno tra il 1901 e il 1902 in Italia, fermandosi a Roma, Napoli, Firenze e sentì soprattutto il fascino dell’architettura della prima Rinascenza, di Michelangelo, dei primi maestri del Quattrocento.

 

Tornato a Berna nel maggio 1902, vi lavorò duramente per alcuni anni raggiungendo la sua completa formazione: frutto di questi studi è una serie di 15 incisioni ad acquaforte eseguite in uno stile rigido, che mette in rilievo i dettagli e con forti accentuazioni satiriche.

Viaggi occasionali lo portano a Monaco, dove scoprì, nel 1904, Beardsley, Blake, Goya, Ensor, e a Parigi, nel 1905.

Tornato nuovamente a Monaco alla fine del 1906, vi sposa Lily Stumpf, maestra di pianoforte.


Paul Klee 1925

Tempo variabile, 1929

 Giardino meridionale

In the Current Six Thresholds, 1929

Nelle opere, prevalentemente grafiche, di questi anni, Klee sviluppa un gusto per la linea mossa, sensibile ad ogni movimento psichico: lo stile della libera "improvvisazione psichica" che culmina nelle illustrazioni per il « Candide » di Voltaire, eseguite nel 1911-12.

 

 

 

All'esposizione di Monaco vede Van Gogh e Cézanne, il cui insegnamento sente subito come eccezionale.

Si accosta, nell'inverno 1911, al gruppo dei pittori del Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro) e si lega d'amicizia con Kandinsky, Marc, Macke e Jawlensky; nell'aprile 1912 si incontra a Parigi con Delaunay e conosce le opere di Rousseau, Picasso, Braque; vede a Monaco l'esposizione dei Futuristi ed entra in contatto con il circolo degli Espressionisti, raccolti intorno alla rivista berlinese « Sturm »: vive insomma a fianco di un gruppo di artisti tutti fortemente occupati dal problema del colore, libero ed espressivo. E proprio al problema del colore è spinto, nella primavera del '14, da un breve viaggio in Tunisia che costituisce per lui una prepotente esperienza ottica.

 


Giardino

The Rose Garden

 The Bavarian Don Giovanni, 1919

Singolarità de piante, 1929

 

La chiara, si dente architettura colorata di quel paese mediterraneo lo avvicina spontaneamente ad una costruzione cristallina del colore: il motivo naturalistico diventa poetico, ora Klee è pittore.

 

 

 

Durante la guerra Klee è in un ufficio militare presso un aeroporto bavarese: finalmente nel Natale 1918 può riprende a Monaco il suo lavoro; ma nel frattempo è diventato noto: appaiono su di lui tre piccole monografie e nel novembre 1902 Gropius lo chiama alla Bauhaus.


 

Dal 1921 al 1930 Klee insegna alla Bauhaus di Weimar e Dessau, nei settori della pittura su vetro e poi della tessitura: più tardi gli sarà personalmente affidato un corso di pittura, in collegamento con Kandinsky tiene delle lezioni regolari sulla teoria della forma e sviluppa la prima teoria sistematica dei mezzi pittorici puri che porta ad una eccezionale chiarificazione delle possibilità evocative insite nei mezzi astratti.


Martwa natura bez tytulu
1940

Strada prinpicale e strade secondarie, 1929

Luogo colpito, 1922

Red Balloon, 1922

Nuove molteplici sollecitazioni gli sono offerte dall'amico con Kandinsky, Feininger, Schlemmer, oltre che da nuovi viaggi in Sicilia (1924, 1931), in Italia (1927), in Egitto (tra il 1928-29): sollecitazioni tutte che si riflettono nella sua pittura che converte impressioni ottiche ed espressioni psichiche, libere immagini piene di rispondenze poetiche.

 

 


 

Nel 1931 Klee è chiamato all'Accademia di Düsseldorf, dove può dedicarsi più liberamente al suo proprio lavoro: ma comincia la reazione nazista e, nella primavera del 1933, questo artista, che era il più tranquillo di tutti gli artisti, fu accusato di "bolscevismo culturale" e destituito.

Ritornò allora in dicembre, come emigrante, nella nativa Berna.

E comincia l'ultima fase della sua arte: il formato delle sue opere si ingrandisce, una estrema semplicità elimina tutto ciò che è superfluo, la lieve tessitura lineare si rinforza in grandi segni.

Già nel 1935 si palesarono i primi indizi di una maligna affezione della pelle della quale Klee morì il 29 giugno 1940.

 

 


Objęcie, 1939

Villa R, 1919

Kakendamonisch, 1916

Equilibrio instabile, 1922

 

Il Complesso del Vittoriano ha ospitato una significativa retrospettiva di circa 200 opere dedicata all'intero percorso artistico di Paul Klee (1879 – 1940).

 

 

 

 

Un mondo di forme primordiali, arcaiche, sospese tra regno minerale, vegetale, animale, spazi cosmici e universi stellari, dove raffinati giochi cromatici costruiscono trame sottili come le nervature di una foglia, calde vibrazioni luminose danno vita a paesaggi incantati di coralli, diamanti, meteore e cristalli, segni simili a geroglifici della mente fanno volare magici pesci blu cobalto o nuotare verdi uccelli di fosforo.

 

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