Corradini Antonio

Este, Padova, 1668 - Napoli, 1752.
 

I dati relativi alla sua formazione riconducono a F. Parodi e O. Marinali, come appare dalle sue opere iniziali per Este e Venezia (Altare del Sacramento, Duomo di Este), caratterizzate da intensi effetti pittorici e da ricerche virtuosistiche nelle trasparenze delle vesti.

Nel 1731 soggiornò a Vienna, nel 1736 a Dresda (statue per il Grosser Garten), mentre dal 1740 al 1744 risiedette a Roma dove eseguì la Vestale Tuccia di Palazzo Barberini, eccezionale pezzo di bravura.

 


Donna velata
Parigi, Louvre

Gli è stata attribuita inoltre la Donna velata, (ora al Louvre), una bella donna che indossa un peplo che la copre tutta tranne le mani. Pare che il Corradini, usando tutti i registri della sua arte, abbia voluto fare una somma di Antichità, Rinascimento e Barocco: la cintura del peplo è sciolta, cosicché, invece delle pieghe gonfie, sono chiaramente visibili petto e ombelico.
All'influenza di Michelangelo, Corradini deve le pieghe marcate intorno alle gambe, in realtà piuttosto esili. Il virtuosismo peculiare dell'autore nell'evidenziare le superfici profondamente scolpite ricorda l'arte del Bernini.

 

 

Nell'ultimo periodo dalla sua vita si trasferì a Napoli, dove fu chiamato dal principe Raimondo di Sangro (decorazione della Cappella Sansevero).

 

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