Venanzo Crocetti
Giulianova, Teramo, 1913 - 2003.
 

Crocetti, nasce da una famiglia operaia e si impone all’attenzione del pubblico nel 1932, a soli diciannove anni, con la vittoria del concorso di scultura indetto dall’Accademia di San Luca.

Molto forte è il legame con la tua terra d’origine, l’Abruzzo, tanto che le sue prime vedute di animali domestici diventeranno il tema prediletto durante tutta la sua carriera. L’attività produttiva di Crocetti si accompagna, lungo l’intero arco della vita, con quella didattica, che inizia nel 1946 presso l’Accademia di belle arti di Venezia, dove eredita la cattedra lasciata vacante dal suo maestro Arturo Martini, con il quale aveva stabilito fin dagli esordi un rapporto di confronto piuttosto che di dipendenza.

 

Ballerina
Ballerina
Rep. di San Marino

Accademia 1983

Le sue leggiadre immagini muliebri, creature terrene colte in atteggiamenti che le fanno protagoniste di racconti fissati nella immediatezza del loro divenire - l'allacciarsi una scarpetta, l'asciugarsi dopo il bagno, il pettinarsi e lo spogliarsi, ma anche il riposo dopo la danza o la contemplazione del mare - si configurano in ritmi di una geometria mobile e musicale dalla quale scaturisce una grande varietà di invenzioni compositive. Di notevole spessore inoltre le sue opere di destinazione sacra, come la Porta dei Sacramenti per la Basilica di San Pietro, eseguita in seguito a concorso tra il '52 e il '66.

 

 
Dalle otto formelle modellate a basso rilievo con cesellato nitore e le quattordici stazioni della Via Crucis per la chiesa di S. Giovanni Bosco a Roma ('57-'58) in cui invece le monumentali masse figurali spiccano con forte aggetto dai fondi, e di altro impegno civile come il Monumento ai caduti di tutte le guerre di Teramo (1959-61) dove figure e gruppi statuari separati, ciascuno a sé stante, si compongono armoniosamente nel libero spazio.
 


 

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