Théodore Rousseau
Parigi 1812 - Barbizon 1867

Pittore francese

Nel 1835 si ritirò a lavorare nel villaggio di Barbizon, ai margini della foresta di Fontainebleau. Qui lo raggiunsero numerosi artisti, quali Corot, Millet, Diaz, Jacque, Troyon, Dupré, formando un gruppo chiamato in seguito scuola di Barbizon. Di questo gruppo indubbiamente Rousseau rappresenta la personalità più forte: ammiratore di Constable, aveva studiato con attenzione i maestri olandesi, Van Ruysdael e Hobbema, da cui aveva tratto l'acuta analisi del paesaggio in tutte le sue componenti naturali, che entrano con precisa e significativa presenza a far parte dell'armonia dell'insieme. È questa straordinaria capacità d'osservazione, priva di qualunque artificio o arbitrarietà, che dà ai paesaggi di Rousseau quel senso di lucidità e forza espressiva che si rintraccia in opere come Il viale dei castagni (1837, Parigi, Louvre), celebre per la perfetta scansione prospettica e la qualità pittorica dei giochi di luce, Lo stagno (1835). Malgrado il successo ottenuto all'Esposizione del 1855, Rousseau continuò la sua vita di solitario poeta della natura intatta, stabilendosi a Barbizon fino alla morte. Questo gruppo e gli artisti che li seguirono furono definiti Barbizonniers, crearono una corrente a parte, ma furono in un certo senso i precursori dell'impressionismo, in quanto fedeli all'arte en plein air. Ma erano comunque influenzati dal Romanticismo perché usavano comunque il nero per le loro ombre e la monumentalità dei loro soggetti.


Edge of the Forest, near the Gorges d'Apremont

La Mare aux Herons.

Les chênes d'Apremont

Lichtenberg Castle in Odenwald, 1900

Pond at the Edge of a Wood

la zingara addormentata

Springtime

Thatched Roofs, with a view to the Roc du Merle, A

The Edge
 

The Fisherman, Early Morning
   

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