John William Godward

 

John William Godward (1861-1922)

 

 

 

John William Godward, pittore inglese operante nella fase finale del periodo preraffaellita / neoclassico, è stato uno dei migliori seguaci di Sir Lawrence Alma-Tadema, il cui stile venne battezzato: "La Scuola di marmo".

Nato e cresciuto a Wilton Grove, nei pressi di Wimbledon, Godward iniziò ad esporre alla Royal Academy nel 1887. Nel 1912, innamoratosi di una sua modella italiana, partì per l'Italia e visse sette anni a Roma  dove si dedicò alla sua passione per l'antichità classica.

Tutta la sua vita fu contrassegnata dai dissapori familiari. I suoi parenti, che già avevano osteggiato la sua scelta di diventare artista, interruppero ogni rapporto con lui quando se ne andò con la modella.

John William Godward ha dedicato tutta la sua vita alla pittura di ragazze in abiti classici, di solito decorativamente in posa su una terrazza di marmo.
 


Una pittura romantica, espressione di sentimenti e stati d'animo, il cui soggetto è sempre lo stesso modello di fanciulla, talvolta in compagnia di un amante.

Uno stile colmo di grazia, abbellito dalla presenza di piacevoli ambienti e da minuziosi dettagli, spesso floreali.

I titoli delle sue opere riflettono la fonte della sua ispirazione: la Civiltà classica, in particolare quella dell'antica Roma (attestante la sua vicinanza artistica ad Alma-Tadema), ma anche quella greca, a testimonianza dei suoi, seppur più limitati, legami con Frederick Leighton.

Il fatto che in tante tele di
John William Godward compaiono belle donne in pose studiate, congiunto alla vivacità di colori della sua tavolozza, ha indotto taluni ad annoverarlo erroneamente tra i preraffaelliti.


Tuttavia, la scelta dei suoi soggetti, per lo più legati alla civiltà classica, tradisce la sua appartenenza alla tendenza, comune a tanti pittori del periodo, del Neoclassicismo Vittoriano: attraverso la lente dell'omaggio all'antichità produceva immagini di un mondo idealizzato e romantico, tanto da far parlare d’una visione del mondo da «vittoriano togato», come venne rinfacciato, sia a Godward che ad Alma-Tadema.
 


A differenza di molti seguaci di Alma-Tadema, John William Godward dipingeva molto bene, talvolta uguagliando o superando lo stesso maestro, ma purtroppo, aveva aderito ad uno stile pittorico già sovraffollato di artisti impegnati a trovare nuove variazioni sul un tema sin dalla fine dell'800.

Dal 1920 la maggior parte dei dipinti in stile vittoriano diventò oggetto di scherno, e lo stile neoclassico ne fu più di tutti colpito.

 

John William Godward, non essendo in grado di cambiare il suo stile di pittura, riuscì sempre meno a vendere i suoi dipinti, e ciò lo portò, all'età di 61 anni, al suicidio (pare mettendo la testa in un forno a gas).

In un biglietto di commiato avrebbe motivato il suo atto con lo spregio della bellezza che vedeva essere invalso nella pittura, scrivendo che "il mondo non è abbastanza grande per lui e per un Picasso assieme".


La sua famiglia, per la vergogna, dovuta a questo insano gesto, distrusse quasi tutti i suoi documenti e fotografie; così di lui non è rimasta alcuna immagine.

E' noto che ha esposto 19 opere alla Royal Academy, tra il 1886 e il 1916.
 

 

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