WILLIAM HENRY FOXTALBOT Great Britain 11/02/1800-7/09/1877
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Tecniche:
stampa all'albumina
L'inventore del procedimento di stampa su carta all'albumina è ritenuto Blanquart-Evrard nel 1850, anche se già nel 1839 ci furono i primi tentativi di sfruttare l'albume d'uovo come legante per fissare i sali d'argento alla carta. La carta albuminata si rivela superiore alla carta salata, consentendo di ottenere immagini con un ampia gamma tonale, e con un dettaglio più definito. La carta ad annerimento diretto all'albumina viene utilizzata praticamente quasi come unico materiale di stampa fino al 1895, quando comincia a svilupparsi l'uso della carta al collodio e alla gelatinabromuro d'argento. Le carte all'albumina sono quasi sempre montate su cartone data la sottigliezza della carta per evitare facili danneggiamenti. Per rendere ancora più ricchi i toni delle stampa all'albumina, le carte vengono spesso virate all'oro.
calotipia
Procedimento negativo positivo inventato da H. F. Talbot. Queste carte ad annerimento diretto sono anche conosciute come carte salate, poichè preparate con una soluzione di sale marino. Talbot iniziò la sua ricerca nel 1834, ed il suo metodo, chiamato disegno fotogenico fu reso pubblico nel 1839. Come il dagherrotipo, il calotipo divenne obsoleto intorno al 1860 quando fu rimpiazzato dal collodio umido.
carta salata
Carta di buona qualità, pennellata o impregnata immergendola con una soluzione di cloruro di sodio. Successivamente sensibilizzata con nitrato d'argento. L'esposizione della carta avviene alla luce diretta del sole (annerimento diretto). Solitamente virata all'oro
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