Rembrandt Harmenszoon

 

Rembrandt Harmenszoon van Rijn
Leida, 1606 - Amsterdam, 1669

Pittore e acquafortista olandese

Figlio del mugnaio Harmen Gerritsz, fu iscritto all'Università di lettere di Leida, dove però si dedicò più all'arte che agli studi. Allievo di van Swanenburg e influenzato dal giovane amico Jan Lievens, con il quale nei primi tempi dipinse anche alcune opere, Rembrandt si rivelò ben presto un artista esperto, come appare dai primi dipinti noti, Cristo caccia i profanatori dal tempio, Balaam in viaggio, il Vecchio Tobia con la moglie e altre opere tutte eseguite tra il 1626 e il '27. Queste opere giovanili rivelano un profondo studio della figura, una preparazione molto accurata, come del resto testimoniano i numerosi disegni nei quali s'ispira ai propri parenti. Di poco posteriore è il famoso Vecchio addormentato (Galleria Sabaudia, Torino) unitamente alle prime celebri acqueforti, i ritratti del padre e della madre.

Dal 1630, l'anno della morte del padre, è il primo dei suoi celebri autoritratti, quello di una collezione svizzera. Ad essi molti altri ne seguiranno, i più famosi: quello degli Uffizi del '34 e le due splendide figure del museo di Vienna del '55 e del '56-58.

 


Danae 1636
Hermitage, San Pietroburgo

La ronda di notte 1642

Nel 1631, ancora giovane ma già circondato da larga fama, si stabilì ad Amsterdam, dove, l'anno successivo dipinse una delle sue opere più famose, la Lezione di anatomia, questa tipica forma olandese di "ritratto di gruppo" era già stata trattata da alcuni artisti che si erano preoccupati soprattutto di rappresentare fedelmente i personaggi, studenti e maestri, per eseguire veri e propri ritratti, questo, come del resto anche nella celebre Ronda di notte, altro ritratto di gruppo, non avviene per l'artista che per primo si era preoccupato dell'avvenimento nel suo insieme, dando maggior vita e movimento a tutti i personaggi che animano la scena.

 

Nel 1634 sposa Saskia van Uylenburgh. Successivamente, ormai ricco e con una casa propria, comincia, senza badare a spese, a raccogliere un'importante collezione di opere d'arte, una delle maggiori in quel tempo nelle mani di un privato. Per questa sua passione spese somme enormi, acquistò una nuova, più ampia casa, iniziò quella serie di debiti che poi, unitamente alla crisi economica olandese, saranno la causa della sua rovina finanziaria. Questo tuttavia è uno dei periodi più fecondi della sua vita nel quale dipinse alcune delle sue opere maggiori (Sacrificio di Abramo, Accecamento di Sansone, Susanna al bagno, Il ponte di pietra, numerosi ritratti e autoritratti e infine, nel 1642, la compagnia delle guardie civiche del capitano Frans Banning Cock, la celeberrima Ronda di notte). Appena portata a termine l'opera colossale, gli morì la moglie alla quale sopravvisse uno solo, Tito, dei suoi quattro figli. I dolori familiari, la malattia della moglie, l'inizio della crisi economica, sono già presenti in quest'ultima opera in cui riesce, con un gioco essenzialmente di luci e cromatico, a dare un aspetto drammatico alla scena, a scavare, come farà poi sempre di più, nell'anima dei personaggi che egli è chiamato a rappresentare.

 


Susanna e gli anziani viziosi
1647 olio su tela
Staatliche Museen, Berlino

Cena in Emmaus 1648

Nei dipinti e anche nelle incisioni da questo momento cessa di essere ben compreso dalla critica contemporanea, per assurgere ai nostri occhi a ben più alta capacità interpretativa, per innalzarsi di gran lunga al di sopra di tutti i maestri del suo tempo, soprattutto per questa sua capacità, forse insuperata in tutto il corso dell'arte, di capire e di rendere, anche talvolta con scarsa ricerca di particolari, quello che è l'animo dei personaggi, visto spesso attraverso il suo stesso sentimento, sempre più triste e angosciato.

 

 

L'amicizia con Jan Six sembra placare, in questo suo primo periodo di vedovanza e di crisi economica, la sua tristezza ormai evidente in tutti i dipinti, nei ritratti, nel Cristo e la donna adultera, nelle acqueforti, come la drammatica scena de I tre alberi.

 

Nel 1650 una fedele compagna, la giovane Hendrickje Stoffels, entra nella sua vita. Mentre il maestro abbandonato da tutti per vivere è costretto a vendere tutti i suoi tesori accumulati, a sopportare le più pesanti privazioni, lei gli rimane fedelmente accanto e, nel 1654, gli dà la figlia Cornelia, l'unica che gli sopravvivrà. L'avversa fortuna economica non interruppe tuttavia la sua attività artistica: pur sfiduciato Rembrandt continua a operare trovando ancora chi ha ammirazione per la sua arte, come il messinese Antonio Ruffo.
 


Bagno 1654
olio su tela
Musée du Louvre, Parigi

 Hendrickje Stoffels 1657

E' anzi questo il periodo delle sue opere più famose, dall'interpretazione più profonda, dal colore più scabro e appunto per questo più significativo. E' l'epoca degli stupendi Ritratti del figlio Tito, della Flagellazione, della Betsabea (dove ha per modella Hendrickje), del Ritratto di vecchio degli Uffizi, della Navigazione di S. Pietro, de I cinque sindaci dell'arte della lana, del Convito notturno di Claudio Civile, ed accanto a questi dipinti le sue incisioni più belle.

 

 

Cristo Maestro e guaritore del genere umano (La stampa dei cento fiorini), Dottor Faust, La predicazione di Gesù (La petite Tombe), Le tre Croci, La Presentazione al Tempio, La Deposizione della Croce, L'Ecce Homo, Cristo deposto nel sepolcro, Cristo nell'orto, gli autoritratti, i ritratti di Clement de Jonghe, di Jan Lutma (L'orefice), di Thomas Haringh.
La cattiva sorte non dà scampo all'ormai anziano maestro: da un lato lo angustia il rifiuto da parte dei committenti del suo Convito, dall'altro le sventure familiari continuano a colpirlo. Nel 1662 muore la fedele Hendrickje, nel 1668 scompare Tito, il figlio tanto caro, che già sotto la guida del padre si era mostrato più che una promessa nel campo artistico. L'anno successivo anche il maestro morirà. Tra le sue ultime opere lascerà due dei suoi dipinti più belli: la dolorosa Sposa ebrea di Amsterdam e La famiglia di Brunswick. Con lui scomparve il più grande maestro del '600 olandese e uno dei più grandi artisti di ogni tempo.

 

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