GOTICO INTERNAZIONALE
 

Tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento si affermò in Europa un linguaggio artistico omogeneo, definito "gotico internazionale". Questa denominazione sottolinea, da un lato, la continuità con la tradizione artistica gotica, dall'altro mette in evidenza la molteplicità e l'internazionalità dei centri di elaborazione del nuovo stile. In effetti, nonostante il legame con il passato, il gotico internazionale ha caratteri di ricerca originale e costituisce, lungo tutto il Quattrocento, una vera e propria alternativa allo stile rinascimentale. 1 caratteri principali di questo linguaggio sono: il realismo minuto ed epidermico, che analizza tutti gli aspetti del reale e della natura e che convive con esasperazioni grottesche e atmosfere idealizzate; la predilezione aristocratica per una narrazione elegante e pacata; l'amore per il flusso; l'interesse per l'antico. I viaggi degli artisti e la circolazione delle opere, in particolare taccuini di disegni, manoscritti miniati e oggetti preziosi e raffinati, favorirono la diffusione di questo stile.


Scena galante 1430 circa
Saluzzo, Castello della Manta

INDAGINE DELLA NATURA E ATMOSFERE DA FIABA

II linguaggio artistico del gotico internazionale è ricco di contraddizioni che riflettono i contrasti di un'epoca difficile della storia europea, seguita da un periodo di pestilenze e carestie. Al profondo dissesto economico e sociale, si unì il declino delle istituzioni che avevano retto il mondo medievale, il papato, l'impero e i comuni. Contemporaneamente la classe nobiliare andò perdendo il proprio ruolo attivo all'interno della società, per rappresentare soltanto un modello di vita e dì comportamento. Non mancarono comunque segni di ripresa: il rafforzarsi della monarchia in Francia e in Inghilterra; l'ascesa economica della borghesia; il diffondersi di una nuova sensibilità religiosa, più intimista, che privilegiava un rapporto più diretto tra il fedele e Dio. Non è perciò casuale che l'arte abbia cercato di evocare atmosfere da fiaba, che potessero in qualche modo compensare il disagio della vita reale. Un mondo perfetto, esemplare sui modelli dell'aristocrazia, viene riproposto nei cicli decorativi, spesso dedicati a temi profani e cavallereschi. All'interno delle stesse rappresentazioni, tuttavia, i particolari sono indagati con estrema minuzia e con un'adesione al vero che denota il diffondersi di un nuovo modo di guardare alla natura. Infatti in questo periodo si sviluppò nelle università uno spiccato interesse per le scienze naturali e per le enciclopedie di piante medicinali. Ciò portò alla fortuna dei Tacuina Sanitatis, raccolte enciclo-pediche di precetti per la salute accompagnate da illustrazioni oggettive di tipo scientifico, che influenzarono i modi della rappresentazione, stimolando la crescita di una pittura basata sull'osservazione diretta e non più sulla ripetizione di schemi di repertorio.

 


Castello del Buonconsiglio
Trento


Ciclo dei mesi 1407
Castello del Buonconsiglio
Maggio, Trento


Scuola di Avignone 1342-52
Caccia al Falcone, part.
Avignone, Palazzo dei Papi


Pisanello 1445-55
Torneo-battaglia
particolare

TEMI PROFANI E CAVALLERESCHI

 

La passione per il romanzo che si diffuse tra le classi colte indusse a rappresentazioni anche monumentali di cicli di argomento profano. Al 1407 risale il Ciclo dei mesi nella torre dell'Aquila del Castello del Buonconsiglio a Trento. Qui il soggetto, assai diffuso nella miniatura, viene trasposto per la prima volta nella dimensione della grande parete, ma nei riquadri e negli schemi compositivi mantiene rimpaginazione delle pagine miniate. Straordinaria per la qualità pittorica è la decorazione della sala baronale del castello della Manta, presso Saluzzo. Realizzata intorno al 1430, illustra il Ciclo dei nove prodi e delle nove eroine, caro al medioevo feudale: figure mitiche dell'antichità vestite con abiti della moda contemporanea, circondate da un tappeto di erbe e fiori. Al ciclo bretone di re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda si ispira un affresco incompiuto di Pisanello per la residenza dei Gonzaga a Mantova, databile ai primi anni della signoria di Ludovico, ossia intorno al 1445-55. Il ciclo, ritenuto perduto e riscoperto soltanto nel 1969, è rimasto allo stato di sinopia: non è da escludere che i lavori siano stati interrotti dallo stesso committente, che a un certo punto orientò i suoi gusti verso le novità provenienti dall'ambiente fiorentino. D'altro canto, attorno alla metà del secolo, l'interesse per le rappresentazioni cortesi e l'apprezzamento per lo stile "fiorito" sono ancora documentati da alcuni cicli decorativi lombardi: quello delle Storie della regina Teodolinda, affrescate dagli Zavattari in una cappella del duomo di Monza, e i dipinti murali della sala dei Giochi di palazzo Borromeo a Milano.

 

TACCUINI E LIBRI DI MODELLI


Re Artù e Carlo Magno 1430 circa
Castello della Manta Saluzzo

Nell'ambito del fiorire della cultura gotica internazionale, si diffusero, nell'Italia settentrionale e in particolare in Lombardia, taccuini o libri di modelli che sono veri e propri repertori di temi iconografici e di esempi stilistici.

Nei fogli che li componevano veniva codificata un'ampia serie di immagini, generalmente desunte non dalla realtà ma da esemplari scolpiti o dipinti, che fornivano un repertorio di modelli comune agli appartenenti allo stesso atelier. La funzione di queste raccolte era pertanto, in primo luogo, didattica. L'esempio più noto è il taccuino dei disegni di Giovannino de' Grassi, conservato nella Biblioteca civica di Bergamo, composto da trentuno fogli eseguiti nella stessa bottega, anche se non tutti di mano del maestro. Contiene disegni e studi dal vero, alcuni eseguiti con tecniche grafiche, altri coloriti come vere e proprie pitture.

 

LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI ANIMALI

Tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, il risveglio dell'interesse per le scienze naturali portò a una nuova attenzione per la rappresentazione della natura. Tutti gli aspetti del reale furono ritenuti degni di essere raffigurati e vennero analizzati minuziosamente. Gli animali, soprattutto, trovarono un nuovo spazio all'interno delle rappresentazioni, sia sacre, sia profane come i cicli decorativi delle dimore nobiliari dell'arco alpino. In alcuni casi queste rappresentazioni appaiono ancora molto convenzionali, legate a modelli codificati nei taccuini anche se alcuni di questi studi denotano un'accuratezza e una freschezza di esecuzione tale da suggerire che essi siano stati tratti direttamente dalla natura e non da modelli preesistenti. Quest'uso verrà ripreso da Pisanello, i cui studi dal vero rivela­no uno spirito di indagine straordinariamente moderno. In altri casi, invece, documentano proprio un modo nuovo di guardare e descrivere la natura, basato sull'osservazione diretta.

 


Giovannino de'Grassi
Taccuino
Pavone, 1380-90 circa
Bergamo, Biblioteca Civica


Giovannino de' Grassi
Taccuino, Uccelli
1380-90 circa
Bergamo, Biblioteca Civica


Giovannino de'Grassi
Taccuino, Cervi
1380-90 circa
Bergamo, Biblioteca Civica

AMORE PER IL LUSSO E GUSTO NARRATIVO

Il gusto estetico del gotico internazionale è improntato dall'amore per il lusso, per oggetti piccoli e preziosi, per decorazioni raffinate, per materiali costosi.
Tale passione rispecchia gli ideali della cultura feudale,ormai declinante ma ancora ritenuta esemplare, e, per questo, presa a modello della emergente borghesia cittadina. 

 
Nelle arti figurative ciò si riflette nella ricerca della perfezione tecnica, nell'esuberanza delle parti decorative, nel gusto per gli effetti di una pittura arricchita da pigmenti e materiali preziosi, come foglie metalliche e paste vitree.

Questi caratteri si riscontrano sia nelle opere prodotte nelle corti europee come Parigi, Digione e Milano, che sono i grandi centri di elaborazione dello stile gotico internazionale, sia in quelle realizzate per committenti borghesi.
È il caso dell'Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano, dipinta a Firenze su commissione del mercante di stoffe Palla Strozzi.
 


Breviario Grimani
Mese di gennaio fine del XV secolo
Venezia, Biblioteca Marciana

Cassone con torneo
particolare
Tours, Musée des Beaux-Arts

Arte francese,
Gioiello con cammello
Firenze, Museo del Bargello

La preziosità delle vesti dei Magi, che rispecchiano la moda fiorentina del tempo, sembra essere in relazione con l'attività del committente, mentre la profusione di oro e altri pigmenti pregiati ne ostenta la ricchezza.

L'interesse per la letteratura cortese portò al diffondersi di un gusto narrativo che dai soggetti di carattere profano si estese a quelli di argomento religioso.

La narrazione delle storie della passione di Cristo o della vita dei santi venne così arricchita di nuovi episodi e di particolari curiosi, talvolta di un realismo quasi brutale che sfociava nell'espressionismo.

 

Home Su Arte corti d'europa

centro@www.centroarte.com
Copyright © Centro Arte 1999-2000< /font>