Alma-Tadema

 


Sir Lawrence Alma-Tadema (
8 gennaio 1836 Wiesbaden, 25 giugno 1912).

E' stato un pittore olandese naturalizzato britannico.

 

Artista dell'epoca del decadentismo, è conosciuto per i suoi ritratti di scene di vita nell'antichità (particolarmente quelle ambientate all'epoca pompeiana), sempre caratterizzate da romantico languore e raffinata indolenza, oltre che permeati da ricorrenti motivi floreali.

Nato nel piccolo villaggio di Dronrijp, vicino a Leeuwarden (Frisia), con il nome di Laurens Alma Tadema, Lawrence era figlio del notaio Pieter che morì quando lui aveva quattro anni. Sua madre, la seconda moglie di Pieter, si trovò a dover mantenere una famiglia molto numerosa ed avviò immediatamente Lawrence alla professione del padre, ma al manifestarsi del suo grande talento artistico Lawrence venne mandato ad Anversa.

Nel 1873 Alma-Tadema ottenne la nazionalità britannica  e nel 1899 venne nominato cavaliere in occasione dell'ottantunesimo compleanno della Regina Vittoria.

Nel 1876 divenne membro della Royal Academy, Royal Society of Watercolors.

Durante tutta la vita, Alma-Tadema si distinse per il suo amore per lo sport e la sua condotta di gentiluomo, amante del vino, delle donne e delle feste. Lo scrittore olandese Louis Couperus, autore di scritti sulla vita dell'antica Roma, rimase scioccato dal comportamento pacato e borghese dell'artista, al punto da registrare la propria delusione nei suoi scritti.

Nel 1863 si sposò  con Marie-Pauline Gressin de Boisgirard, che fu anche la modella per il dipinto Nel peristilio del 1868. Visse a Bruxelles fino alla morte della moglie, nel 1869, lasciandolo solo con le due figlie Laurence e Anna. La prima sarebbe diventata una scrittrice e la seconda una pittrice. Nel 1871, Alma-Tadema sposò Laura Epps, nobildonna inglese di famiglia benestante, e anch'ella posò per numerosi dipinti tra cui il famoso Le donne di Amphissa (1887).

Nel 1852, Alma-Tadema entrò a far parte dell'accademia e divenne allievo di Egide Charles Gustave Wappers: presto divenne apprendista all'atelier di Jan August Hendrik Leys, insieme al quale realizzò alcuni affreschi nel 1859.

Il primo successo di Alma-Tadema fu un dipinto esposto ad Anversa nel 1861 dal titolo L'educazione dei figli di Clove, raffigurante i due figli di Clove e Clotilde mentre si dedicano ad affilare un'ascia sotto gli occhi della madre. L'opera faceva parte di un ciclo dedicato a soggetti merovingi, tra cui è particolarmente pregevole la Fredegonda del 1878 in cui la moglie ripudiata sta osservando, da dietro una tenda, il matrimonio di Cilperico I con Galeswintha. Questi primi dipinti sono i più carichi di romanticismo ed intensità emotiva: l'apice di questa intensità è Fredegonda sul letto di morte di Praetextatus in cui il vescovo, fatto assassinare per ordine della regina, la maledice in punto di morte.

Nel 1882 alla Grosvenor Gallery di Londra si tenne la prima personale di Alma-Tadema  e si può dire che vi fossero contenuti esempi di tutto il suo primo periodo, dall'Autoritratto del 1852 e Il patto del 1860.

Le opere realizzate dopo il 1850 appartengono quasi interamente alla corrente di gusto definita decadentista e rappresentano scene di vita nell'antichità, sono caratterizzate da una particolare luce, dall'atmosfera indolente e da soggetti preferibilmente femminili.

La prima di queste serie, dipinta nel 1863, ha come soggetto scene di vita nell'antico Egitto. La Morte dei primogeniti, dipinto nel 1873, è il primo e più intenso. Le altre opere di questo ciclo sono Un egiziano sulla porta di casa (1865), La mummia (1867), Il ciambellano di Sesostris (1869), Vedova (1873) e Giuseppe, supervisore dei granai del faraone (1874).

Alma-Tadema si documentò a lungo per realizzare queste scene, ma i soggetti che lo impegnarono maggiormente in questo senso furono quelli cui dedicò i cicli successivi, ovvero le scene di vita nell'antica Grecia e nell'antica Roma.

Tra le sue più note opere giovanili, scene di ambientazione classica sono Tarquinio il superbo (1867), Fidia ed il suo marmo (1868), La danza di Pirro (1868) e Il negozio di vino (1869). L'opera raffigurante Fidia, in particolare, è la prima di una lunga serie che ritrae l'attività artistica dei tempi antichi: altre opere con lo stesso tema saranno Adriano in Inghilterra, La galleria di scultura e La galleria di quadri.

Nel 1869 inviò da Bruxelles alla Royal Academy due dipinti con titoli in francese: Un Amateur romain e Une Danse pyrrhique, seguiti da altre tre opere tra cui Un Jongleur (1870). Gli anni '60 furono un periodo denso di riconoscimenti: oltre alla sua attività in Belgio e Olanda, vince il Salon del 1864 e l'Esposizione universale del 1867 a Parigi.

Dopo il suo arrivo in Inghilterra, la carriera di Alma-Tadema fu un continuo successo. Tra i dipinti più noti del suo periodo a Londra, il più interessante è forse L'udienza di Agrippa (1876) in cui si vede l'imperatore che riceve doni dai suoi ospiti.

La maggior parte dei suoi dipinti tardivi fu realizzata su piccole tele, come Il pesce rosso del 1900.

In queste opere, il tema floreale è preponderante su tutti gli altri ed il livello di dettaglio porta all'esasperazione un'attenzione già manifestata nelle opere a soggetto storico. La luce è caratterizzata da una forte attenzione alla resa realistica dei materiali, tra cui i metalli ed il marmo sono i favoriti.

Nel 1899 partecipò alla III Esposizione internazionale d'arte di Venezia.

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