ROMANICO

S. Ambrogio XI - XII sec., Milano

S. Ambrogio (interno) XI - XII sec., Milano

Battistero di San Giovanni Sec. XII, Firenze

San Miniato 1097, Firenze

La vita dei paesi europei che, nei secoli VI-VIII, aveva vissuto un periodo di oppressione e di miseria (tenebroso medioevo) muta profondamente  intorno all'anno Mille: il popolo si sente libero, colto, ricco, tutte condizioni che favoriscono il sorgere e l'affermarsi di una nuova arte. Il termine "romanico" venne usato per la prima volta nel 1818 dall'archeologo francese M. De Gerville per definire il carattere "romanzo" delle arti, principalmente l'architettura, ma anche la scultura e la pittura, sviluppatosi in Europa tra il sec. X e il XII.
 


Cattedrale di Pisa 1063, architetti Buschetto e Rainaldo, Campo dei MiracoliPisa.

Battistero di Pisa

Cattedrale di Modena iniziata nel 1099, Modena

portale romanico  San Zeno, Verona

 

 

 

 

 

 

In architettura il romanico nasce da un'esigenza costruttiva, cioè da un sistema nuovo di copertura degli edifici sacri, con l'impiego della volta a crociera, anziché la travatura di legno, soggetta ad incendi.  Questa volta, poggiante su quattro pilastri, è formata dall'incrocio  di due volte a botte, in seguito è stata rafforzata da "costoloni" cioè archi in muratura che corrono lungo le linee di incontro e la dividono in quattro settori o vele. Il lungo ambiente delle navate basilicali è così diviso in una serie di spazi distinti, le campate. La pianta della chiesa romanica, sempre di notevoli dimensioni, è a croce latina, il braccio corto davanti all'abside si chiama transetto; sotto l'abside vi è la cripta.


Cattedrale di Cefalù
iniziata nel 1131, Cefalù

Duomo di Monreale
sec. XIII, Monreale

Duomo di Monreale, Chiostro
sec. XIII, Monreale

capitello romanico
Chiostro di Moissac, Francia

La facciata può essere a capanna se digrada a forma triangolare o a salienti se riprende il profilo delle navate interne, suggerito dai costoloni che corrono verticalmente, dividendola in tre corpi. E' costruita in mattoni, ravvivata da loggiati sorretti da colonnine marmoree, da archetti ciechi e talora dal rosone, un'apertura circolare posta al centro della facciata. Il campanile ha pianta quadrata ed è suddiviso in piani orizzontali da archetti pensili. Spesso due campanili, anziché uno, affiancano la chiesa.  Lo stile romanico nella sua purezza si rintraccia nel gruppo lombardo-emiliano i cui principali monumenti sono: S. Ambrogio a Milano, S. Michele Maggiore a Pavia, S.M. Maggiore a Bergamo, Duomo di Modena, Cattedrale di Parma, Duomo di Ferrara. Nel resto della penisola lo stile r. subisce le influenze locali, per cui quasi ogni regione possiede un proprio stile romanico. Nel gruppo veneto spiccano elementi bizantini (cupole,cupolette,ecc) che si riscontrano nei principali monumenti: S. Marco a Venezia, Basilica di S. Maria e Donato a Murano, Duomo di S. Giusto a Trieste. Nel gruppo toscano spicca la varietà dei marmi (marmo bianco e verde di Prato, marmo rosso di Serravezza) come nel Battistero di S. Giovanni a Firenze. Un particolare stile romanico toscano lo troviamo nel pisano-lucchese, il cui motivo è rappresentato da un finto portico con vari ordini di gallerie sovrapposte, con elementi orientali e bizantini. Le opere più insigni sono: il Duomo di Pisa, il Battistero, il Campanile o Torre pendente, Duomo di Lucca, S.M. della Pieve ad Arezzo. Nel resto dell'Italia meridionale, soprattutto in Sicilia, nacque uno stile ricco che combinava elementi bizantini, romani, arabi, lombardi, normanni e si caratterizzava per l'uso di splendide decorazioni a mosaico: Cattedrale di Monreale e Cefalù, Duomo di Palermo, la Cappella Palatina a Palermo. 
 


vergine col bambino
affresco XII sec., museo d'arte catalana, Barcellona

creazione di Adamo ed Eva
Wiligelmo, bassorilievo in marmo, XII sec., Duomo di Mantova

il lavoro dei progenitori (particolare)
Wiligelmo, bassorilievo in marmo, sec. XII, Duomo di Modena

Morte di Caino (particolare)
Wiligelmo, bassorilievo in marmo, sec. XII, Duomo di Modena

La scultura monumentale fu rara nell'arte romanica, era infatti considerata una necessaria integrazione dell'insieme architettonico dell'edificio sacro, con funzione sia decorativa che strutturale. Opere significative furono realizzate in Germania, a Hildesheim, tra cui le splendide porte in bronzo della cattedrale, i fonti battesimali e le lastre sepolcrali. Tra gli scultori che operarono in Italia troviamo Wiligelmo Antelami (Storie della Genesi e altre sculture sulla facciata del duomo di Modena) e Benedetto Antelami (con la Deposizione del duomo di Parma).
 


Telamone (particolare) Wiligelmo, bassorilievo in marmo, sec. XII, Duomo di Modena

la deposizione Antelami, bassorilievo in marmo iniziato nel 1178,  Duomo di Parma

Agosto Antelami, altorilievo in marmo, 1200 circa, Battistero di Parma

Il Profeta Ezechiele Antelami, statua in marmo, 1200-1210, facciata del Duomo di Fidenza

La pittura e l'affresco, ispirati al naturalismo e al grandioso realismo classico, con una impronta mistica, tendono a far trionfare uno stile più libero e vivo (Pietro Cavallini, Cimabue, Duccio di Buoninsegna). I mosaici furono utilizzati per la decorazione di molte chiese romaniche italiane specialmente nella basilica di San Marco a Venezia e nelle cattedrali di Monreale e Cefalù in Sicilia.
 


Regina di Saba Antelami, 1196-1216, statua in pietra,  lato del portale nord del Battistero di Parma

lunetta con la leggenda dell'albero della vita (particolare) Antelami, 1196-1216, bassorilievo in marmo, portale sud del Battistero di Parma

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