1881 - 1973 Figlio di un insegnante di disegno, Josč Ruiz Blasco, segue il padre alla Coruna, a Barcellona e pił tardi a Madrid, frequentando le locali scuole d'arte. Nel 1900, dopo essersi gią affermato tra le correnti moderne della pittura spagnola, va a Parigi dove si stabilisce definitivamente nel 1904. Gią diverse esposizioni hanno in questo periodo affermato il valore del giovane artista che, dopo i dipinti ancora legati a forme naturalistiche, validi per il loro senso cromatico, dei periodi "bleu" e "rose", rompe ogni contatto con i mondi pittorici tradizionali aprendo la strada alle esperienze pił moderne, dando vita nel 1907 a uno dei pił importanti dipinti dell'arte contemporanea, Les demoiselles d'Avignon. Da questo periodo inizia una forsennata ricerca di forme sempre pił nuove, in un continuo tentativo di espressione che si manifesta soprattutto, fino al 1921, nelle varie correnti cubiste. Un viaggio in Italia fatto nel 1919 per curare a Roma la scenografia e i costumi dei Balletti russi del Diaghilev, lo mette a contatto con l'arte classica che, contemporaneamente alle forme cubiste, influenza le sue opere "neoclassiche", e soprattutto i disegni dal tratto terso e lineare legati all'ammirazione per i dipinti di Ingres. Nel 1928 l'estate trascorsa sulla spiaggia di Dinard porta a una nuova svolta la sua pittura tormentata, tesa ora ad una forma rappresentativa del movimento che si risolve dapprima in pacate poi sempre pił tumultuose figure delle quali snatura i tratti. Quest'arte aggressiva, talvolta dolorosa, si manifesta ancor pił evidente non tanto nelle scene di corrida da lui dipinte durante i viaggi compiuti in Spagna, quanto nel periodo della guerra civile spagnola (quando viene nominato dal governo repubblicano direttore del museo di Prado) in cui l'artista dipinge tra l'altro Guernica, il pił fascinoso grido di rivolta e di commozione contro gli orrori della guerra. La violenza degli uomini e delle cose si ripercuote per tutto il periodo della seconda guerra mondiale nelle opere dell'artista, sempre tormentate, sempre cattive nella crudele rappresentazione dell'umanitą.
|
Copyright © Centro Arte 1999-2000