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Agostino Busti detto "Il Bambaia" Busto Arsizio, Varese, 1483 - Milano, 1548 |
Attivo prevalentemente a Milano, nel 1512 entrò a far parte della schiera di scalpellini attivi presso la Fabbrica del Duomo e nel 1513-14 fu a Roma al seguito di Leonardo; nel 1515 scolpì il monumento sepolcrale di Lancino Curzio (Milano, Castello Sforzesco, già in San Marco), cui collaborò anche Cristoforo Lombardo.
![]() Madonna col Bambino Milano, Castello Sforzesco |
![]() Tondo con scena Adlocutio Milano, Castello Sforzesco |
Tra il 1515 e il 1521 eresse il monumento funebre di Gastone di Foix, da collocare nella chiesa di Santa Marta (ora è smembrato e diviso tra il Castello Sforzesco e la Pin. Ambrosiana di Milano, il Mus. Civ. di Arte Antica di Torino e il Victoria and Albert Mus. di Londra); entro il 1522 il monumento per la famiglia Birago già in San Francesco Grande a Milano (ora in gran parte ricomposto all'Isola Bella, Coll. Borromeo); eseguì poi altri monumenti (a un professore dell'Università di Pavia, parti superstiti del quale sono ora incorporate nel Monumento Bua in Santa Maria Maggiore a Treviso).
Nel 1537 divenne scultore della Fabbrica del Duomo di Milano e dal 1543 lavorò alla ancona marmorea con la Presentazione al tempio della Vergine (Milano, Duomo).
Educatosi alla tradizione lombarda dell'Amadeo e del Briosco e a contatto con il gusto veneto dei Lombardo, il Bambaia si espresse in un linguaggio classicheggiante di estremo equilibrio formale, reso con morbidi chiaroscuri e calligrafiche sottigliezze in una levigata, preziosa ateria marmorea.
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