Renato Paresce
Carouge 1886 - Parigi 1937

Paresce Renato  

Renato Paresce artista francese attivo in Italia e in Europa tra la prima e la seconda guerra mondiale.


La fenêtre 1926

Il Porto 1928

Inizia la sua attività artistica a Parigi dopo essersi formato tra l’ambiente culturale fiorentino - il padre aveva fondato la “Rivista di Cultura" a cui collaboravano, tra gli altri, personaggi del calibro di Capuana e De Amicis - e Palermo, dove Paresce, laureatosi in Fisica, assorbe gli umori della filosofia europea antipositivista del tempo, da Bergson a Le Roy, che lo spingono ad abbandonare la carriera universitaria e a dedicarsi alla pittura.

Nel 1912 Paresce si trasferisce a Parigi, dove, amico di Picasso e Modigliani, adotta uno stile di figurazione dall’impianto costruttivo nitido, a cui non sono estranei gli influssi di Cézanne e Derain ma anche le suggestioni dell’espressionismo tedesco.
Ma è soprattutto all’inizio degli anni Venti che la sua produzione pittorica acquista caratteri più definiti, elaborando la sintassi post-cubista sulla scia di autori quali Gris e Braque in una serie di bellissime nature morte concepite come un solenne sistema architettonico ("Natura morta e finestra", Collezione Banca d’Italia, 1927).

Gli anni della sua maturità artistica coincidono con la formazione del gruppo degli "Italiens de Paris", insieme a Tozzi, Campigli, Savinio, de Chirico, De Pisis e Severini e sostenuti dal critico Waldermar George nel clima del "rappel à l’ordre" in nome di un primato mediterraneo e attivo tra il 1928 e il 1933.


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