La sua arte è incentrata su soggetti mitologici, soggetti sacri e ritrattistica. All'epoca giovanile apparterrebbero i dipinti di soggetto mitologico (Concerto campestre, Ardencraig, Scozia; Venere e Cupido, Cambridge), per poi rivolgersi al soggetto sacro, sia con le pale d'altare, sia con le più famose Sacre Conversazioni.

Fanciulla in blu |
 Fanciulla di profilo |

Fanciulla bionda |

Fanciulla in verde |
Le Sacre Conversazioni tra cui ricordiamo, fra la prima e la seconda metà del secolo, quelle della Collezione Tyssen a Lugano, degli Uffizi a Firenze e del Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove il Palma dimostra una singolare scioltezza compositiva ed una serena affabilità di toni.
Ma soprattutto egli si qualifica come ritrattista, dando il meglio di sé nel cosiddetto "Ritratto dell'Ariosto" della National Gallery di Londra, ove si notano influssi dello stile di Giorgione. Più tipici sono però i numerosi ritratti di bionde fanciulle di una bellezza morbida e prosperosa, priva di drammi, paga di una tranquillità opulenta: ricordiamo fra questi la "Fanciulla in profilo" del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Queste commesse vengono da privati od enti religiosi, e questo appare evidente nelle opere stesse, quando la richiesta perviene da qualche priore o vescovo, il Palma dipinge in maniera più prettamente veneziana, con un tipico fondale belliniano e la preminenza marcata della sacra famiglia, mentre alla committenza privata il Nostro regala l'ascesa alla divinità, l'intimità al divino, con linearità di contorni e verismo più vicini al Lotto.

Il martirio di San Pietro
Alzano Lombardo BG
Museo di arte sacra |

Giacobbe e Rachele |