Carlo Crivelli |
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Carlo Crivelli nacque a Venezia nel 1430 circa, lavorò a Padova, nella bottega dello Squarcione al tempo in cui vi lavorava anche Mantegna.
La sua prima opera, la Madonna della Passione, che si trova a Verona nel museo Civico d'arte, ci mostra come la sua pittura leghi modi rinascimentali, tardo-gotici veneziani con un la tendenza all'attrazione dei colori e delle forme ed un certo gusto per la definizione grafica; una pittura che rievoca lo smalto delle icone e dei mosaici bizantini.
Tutto questo è evidente nel grandioso Polittico di Ascoli Piceno realizzato nel 1473, nel quale le figure sono dipinte su un fondo in oro il tutto racchiuso in una sfarzosa cornice dorata.
Nel 1486, sempre ad Ascoli Piceno, dipinse L'annunciazione chiaramente ispirata al Mantegna.
Tra le altre opere importanti: La Pietà della pinacoteca di Brera, La Madonna col Bambino del Metropolitan Museum di New York.
Nella sua formazione grande rilievo ebbero l’influenza dei Vivari e frequenti contatti con la bottega padovana dello Squarciane, da cui derivò il gusto classicistico nell’ambientazione architettonica, assimilando in forma personale le maggiori novità introdotte nell’arte da Donatello.
Attivo a Fermo lasciò opere caratterizzate da un’estrema cura dei particolari, da un gusto raffinato per il colore e da un disegno minuzioso, che accentua l’ espressività e l’ intensità drammatica dei soggetti.
Molto rappresentativi del suo stile sono i numerosi polittici , tra cui ricordiamo quello per la chiesa di Massa Ferrana (1468)e quello del Duomo di Ascoli (1473).
In queste opere si ravvisa l’eredità della tradizione gotica e al contempo l’influenza delle tendenze rinascimentali nel trattamento dei volumi e della prospettiva.
Tra le sue tavole più celebri figurano la Madonna della Passione, prima opere attribuibile con certezza all’artista, la Maddalena; l’Annunciazione della Vergine.
Il pittore morirà ad Ascoli Piceno nel 1493 circa.
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