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Constantin Brancusi Pestisani Gorj 1876 Parigi 1957 Scultore rumeno.
Compie i primi studi d'arte alla Scuola d'Arte e Mestieri di Craiova (1894-98).
Nel 1906 espone al Salon de la Société nationale des Beaux Arts e al Salon d'Automne. Entra anche in contatto con Auguste Rodin e inizia un breve periodo di praticantato nel suo atelier.
Intorno al 1908 Brancusi conosce Henri Matisse, Amedeo Modigliani, Henri Rousseau e Fernand Léger. Due anni dopo diventa amico di Duchamp, che si incarica di promuovere la sua opera negli Stati Uniti.
Nel 1912 espone al Salon des artistes Indépendants e vince il Primo premio al Salone di Bucarest. Nel 1913 partecipa all'Armory Show di New York con 5 sculture. Nel 1914 espone alla Galleria 219 di Alfred Stieglitz, sulla Quinta Strada di New York. Tra il 1914 e il 1918 si dedica alla scultura in legno, realizzando opere di ispirazione primitivista. Nel 1918 scolpisce la prima Colonna senza fine, omaggio all'arte popolare rumena e alle figure totemiche primitive. Dopo studi di scultura all'Accademia di Bucarest lavorò a Vienna e Monaco (1899-1904) per trasferirsi poi a Parigi, dove frequentò gli studi di A. Mercié e di Rodin. L'opera Il bacio (1908, Craiova, Muzeul de Artà, replicata più volte) segnò una svolta antinaturalistica e antiromantica del suo lavoro, da allora orientato verso una stilizzazione delle forme in volumi chiaramente ed essenzialmente con chiusi; su questa linea, mirando all'individuazione di un nucleo originario, ideale e concreto al tempo stesso, Brancusi arrivò alla definizione di forme pure, impersonali, primordiali, ottenute attraverso una progressiva e sistematica eliminazione di attributi accessori.
Nel 1908 strinse amicizia con Modigliani, Satie e Duchamp; nel 1913 espose tre sculture alla mostra dell'Armory Show di New York.
Dopo la prima guerra mondiale accentuò nelle sue opere il gusto per l'astrazione, alla ricerca della forma-tipo, della forma genitrice, «punto di incontro del principio e della fine»; e guardò alla scultura egizia, cicladica, messicana, tutte interpretabili in chiave primitivista, riassorbendo però tutte le suggestioni in una unità stilistica esemplare (Mademoiselle Pogany, 1913-33, bronzo, diciassette versioni; Il neonato, 1915-20, bronzo, sette versioni; Uccello nello spazio, 1919-40, bronzo, ventidue versioni; Il gallo, 1924-49, legno, sei versioni; Colonna senza fine, 1937, che venne posta vicino al suo villaggio natio nei Carpazi, a Tirgu Jiu).
Nel 1926,1928 e 1939 fu negli Stati Uniti; nel 1937 tornò in Romania, dove eseguì sculture per il giardino pubblico di Tirgu Jiu, e fu in India, dove progettò un tempio della meditazione per il maragià di Indore.
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