Antonio Valentini (VALAN)


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VALAN

E’ nato nel 1934 a Calvi dell'Umbria TR, dove vive e lavora. Disegnatore, incisore, pittore figurativo moderno, ha allestito oltre 135 mostre personali in varie città d'Italia e d'Europa e degli Stati Uniti, partecipando attivamente alla vita culturale del nostro Paese. Dietro invito ha preso parte a collettive e rassegne, conseguendo premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale: suoi dipinti figurano nell’archivio della Biennale di Venezia, le Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze, i Musei d'Arte Moderna di Roma, Amsterdam, Parigi, New York, il Comune di Firenze, la Regione Toscana, varie altre collezioni pubbliche e private in Italia, Usa, Australia, Francia, Olanda, Belgio, Germani, Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia Svizzera, ref. Gall. La Sponda Roma Malatestiana Rimini Barnaba Milano, Art Gallery Filadelfia Usa.
 

Premi

Leonardo da Vinci Marco Aurelio, Perseo, Successo nell'arte, Taormina 80, controcampo Culturale 1982, Premio Montecitorio 1984, Premio Culturale Berlinguer 1985, Premio per la Pace 1985, Premio per la Vita 1986, primo premio naz. Maestri del Colore Grandi Artisti dal 1947 al 1987, I° Premio Internazionale Artisti per l'Europa (I premi dell'arte italiana), I° Premio Una vita per l'arte 1990. Gli sono state affidate le esecuzioni di numerosi affreschi ed incisioni di opere pubbliche.

Nel 1979 ha fatto parte della cartella "XX Artisti Contemporanei" per gli archivi della Xerigrafia Italiana, ottenendo con essa il premio Salvi Piccola Europa, patrocinato dall'Università di Urbino. Nel 1985 ha allestito un'esposizione con il patrocinio della Sovraintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale, sugli Etruschi. Gli è stata conferita la laurea Honoris Causa di Dottore in Arte dalla Università Interamericana di scienze umanistiche di Buenos Aires.

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VALAN

Critici

Severini, Servolini, Bona vita, Canella, Landolina, B. Romiti, G. C. Romiti, Artusi, Bologna, Verdet, Gamet, Marcianò, Pandolfi, R. Piperno, Olivieri, Bartolini, Galassi, Cullè, J. Francois, Marchetti, Mirarchi, Venturini, Sangiorgi, Spano, Giudici, Ferri, Armeni, Tantalo, Galimberti, Perini, Nicosia, Tuti, Le Grotta glie, Guzzi, Valerio, Jacobelli, Riceputi, Tripodi, Marcantonio, Piccioni, Ruinetti, Tedeschi, Mason, Trivellini, Fioramon ti, Occhipinti, Pietrobelli ed altri.

bibliografia

Impossibile enumerare tutti i cataloghi e prontuari d'arte sui quali compare VALAN, essi comunque vanno dagli Italiani Bolaffi, Comanducci, Maestri d'Arte nel Secolo, allo svizzero Rimeco. Articoli e cenni sul lavoro apparsi su oltre 100 testate di quotidiani e periodici italiani, fra gli stranieri si citano: Cronik, Blik, Anzelger von, Uster, Nacricten aus Greifensee, Der Zurcher Oberlander, Home-Ambientare, Gazzetta Ticinese, Frau, il Progresso Italo-Americano ecc.. La RAI-TV e numerose emittenti private si sono occupate di VALAN, su un suo lavoro è stato girato un documentario cinematografico.

Breve presentazione di: AURELIO TOMMASO PRETE (giornalista, scrittore, poeta, critico letterario e storico d'arte), Roma, 1981.

La scelta di un artista è certamente dettata dal suo più intimo sentire e deve necessariamente risultare consona alla sua primaria intenzione. Antonio Valentini ama lutto ciò che è essenziale, di chiara lettura, e ciò si evince da quel suo amore

(dal volume biobibliografico MAESTRI D'ARTE NEL SECOLO, Remo a Piperno )

Valan sente il colore come un musicista sente i suoni quando strumenta. Dice bene il critico Vanna Armeni in un articolo una pittura nutrita di sogni e di dolcezza, poetica nell'estro e melodiosa nell'esecuzione. Un artista che nella ricerca di dare forme e sensazioni segrete esprime spontaneamente nella tematica di un giuoco di modulati arpeggi i soggetti che inserisce in una più ampia spazialità". La fulgente magnifica personalità di Valan che oso affermare senza tema alcuno, uno dei maggiori e più completi pittori d'Italia è degna di sedere sullo scanno dei più preparati e raffinati maestri. 

Artista dotato di grande sensibilità, si rivela un grande osservatore del mondo che lo circonda, soprattutto è attratto dalle situazioni particolari del mondo reale, dei volti più significativi nei quali l'artista ricerca il passato, i ricordi, per tornare indietro nel tempo attraverso la memoria, e se vogliamo per estraniarsi dal mondo reale, troppo distante dalla sua sensibilità. Attraverso lo studio dei volti umani, della psicologia delle sue figure, l'artista penetra profondamente nel loro spirito e ne registra automaticamente il loro pensiero. E uno spettatore che assiste al giuoco della vita, che ne ricrea le mosse sulla scacchiera strutturale dello stile. Evita ogni evocazione; ogni partecipazione che non sia di ordine stilistico guarda e traduce gli aspetti della realtà, senza piegarli a tesi o a programmi: il suo temperamento gli fa preferire lo spettacolo della società umana a quello della natura. L'opera di questo artista è quindi sotto il segno della ricerca, dell'intelligenza, della volontà; è l'ossessione nell'osservare la realtà in ogni suo elemento e nel darne immagine che assilla e regola ogni suo atto di artista. Valan è un occhio in cui si specchia la realtà sensibile, ma il riflesso che di essa restituisce è un'immagine bloccata secondo le regole di una spazialità non naturalistica, anzi strenuamente intellettuale. L'armonia della composizione non è generata da idee veristiche, né da intuizioni di rincapsulare la realtà nell'involucro di forme e ritmi di perfezione canonica, ma solo i mezzi per mettere a fuoco l'attimo in cui il divenire esistenziale si arresta agli occhi dell'artista, ed egli ci restituisce nell'eternità del ritmo formale, quelle masse colorate fluide, morbide, ma improvvisamente accese di timbri acuti e colori scattanti, che collocano le figure quasi in una dimensione fantastica, che le rendono assolute ed inimitabili. Valan è un osservatore attento alle osservazioni quotidiane, che coglie con pacata sensibilità atti magici che ad un artista attento non possono fuggire, prestando particolare attenzione per la figura femminile, studiata ed analizzata attraverso tutto il suo fascino e la sua dolcezza. Si tratta spesso di interni dove l'ambiente risulta appena accennato e gli oggetti ridotti al minimo; tutto è studiato per valorizzare le linee superbe di questi corpi, sdraiati, piegati. E tutto questo attraverso angoli azioni differenti, spazi raccorciati, tagli arditi di figure in primo piano che valorizzano la plasticità delle forme, ed un’originalità nel comporre raramente eguagliata. La luce viene anch'essa sapientemente dosata, esaltata attraverso l'uso di gamme inusitate, che soltanto l'olio di Valan riesce ad ottenere. Usa preziose e calde armonie in modo da rendere le sfumature della luce, intima eppure vibrante, che si diffonde sui corpi rappresentati. Il tutto tramite una scioltezza del colore ed una velocità di pennellata che non conosce dubbi o ripensamenti e che testimonia una sicurezza gestuale particolarmente personale. (Mirella Occhipinti).


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