Giorgio Morandi

Morandi Giorgio

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Natura morta
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Paesaggio

1890, Bologna 20 luglio, nasce Giorgio Morandi, da Andrea e da Maria Macca ferri. 1907, Morandi s'iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna.

Morandi non ha solo interessi accademici e non potendo compiere lunghi viaggi per ragioni economiche, consulta testi e riviste che trattano le novità artistiche francesi. E’ così che conosce l'Impressionismo, Cézanne, Seurat, e Rousseau.

1909-10, visita le Biennali veneziane succedutesi eccezionalmente a ritmo annuale, dove ammira la sala dei Renoir
Si reca a Firenze appassionandosi a Giotto, Masaccio e Paolo Uccello.

1911, Roma visita l'Esposizione Internazionale dove ammira la pittura di Monet.
Il suo interesse è attirato dall'opera di Cézanne e avrà occasione di vedere parecchi acquerelli alla "Seconda Esposizione della Secessione" a Roma.
Conosce molte persone della Bologna di quegli anni, da Licini ai Bacchelli.

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Natura morta
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Natura morta

1912 incide la sua prima lastra. Praticherà questa tecnica per tutta la vita, con risultati che faranno di lui uno dei massimi incisori del nostro tempo.

1914, visita la mostra futurista di Firenze e presenzia ad una delle serate del movimento tenutasi al Teatro del Corso. E’ lì che conosce Boccioni e Carrà.
Presenta in pubblico per la prima volta a Bologna, nell'Albergo Baglioni e a Roma, alla “Prima Esposizione libera futurista” nella Galleria Sprovieri, le sue opere con Mario Bacchelli, Licini, Pozzati e Vespignani.
Inizia ad insegnare disegno nelle scuole elementari fino al 1930, anno in cui gli affidano la cattedra d'incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna ed e' proprio in questi anni che realizza la maggior parte delle sue acqueforti.

1916, inizia un periodo poetico straordinario, interrotto l'anno seguente dalla malattia che si ripresenta impedendogli qualsiasi attività.

1918-19, anni definiti del momento metafisico.
Morandi partecipa con Bacchelli e Raimondi alla rivista bolognese “La Raccolta”, e conosce Mario Broglio, direttore della rivista “Valori Plastici”.

1921-22, espone con de Chirico e Carrà a Berlino e a Firenze.

1926 e 1929, suoi dipinti sono inseriti alla prima e alla seconda mostra del “Novecento” a Milano.

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Fiori


Dal 1928 partecipa di frequente alle Biennali veneziane e alle Quadriennali romane con incisioni e dipinti.

La critica più avvertita, da Soffici al Longhi e a Brandi, lo indica come il valore più alto nel panorama dell'arte italiana del Novecento.
Vive tra Bologna e Grizzana, durante la seconda guerra mondiale e dipinge dei bellissimi paesaggi.
Ormai, maestro famoso, ottiene riconoscimenti pubblici, sia in Italia sia all'estero.

1964, muore a Bologna il 18 giugno, dopo una breve malattia nella sua casa di Via Fondazza.
Le Edizioni del Milione pubblicano due monografie dell’artista, curate da Vitali e da Arcangeli.

 


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