CENTRO ARTE

MATTEO FRATTARUOLO

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Maestro
scultura tutto tondo
h 50 Rame-stagno
anno 1997
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Maestro -particolare-
scultura tutto tondo
h 50 Rame-stagno
anno 1997

Pittore e scultore. Nato a Monte S. Angelo (FG) dove vive e lavora nello studio sito in Via Benedetto XIII 31/A - Tel 0884-562202

S
in dal 1968, ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive con riconoscimenti nazionali ed internazionali.

Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private sia in Italia sia all'Estero.

La sua ricca produzione artistica, di alta espressività, può essere Suddivisa in periodi. 

Il progressivo mutare della sua pittura ripercorre, da un punto di vista tecnico e tematico, il lungo doloroso viaggio che l'uomo-artista ha intrapreso, ancora abbastanza giovane, nella profondità del suo animo e del suo inconscio alla spasmodica ricerca di se stesso: tutta la sua esistenza è stata vissuta nel drammatico conflitto tra il vissuto e il sognato. 

La solitaria, esasperata peregrinazione alla ricerca di se stesso gli ha fatto vivere molti momenti esistenziali difficili e dolorosi. 
Nella pittura egli si ritrovava e si perdeva in un alternarsi tra esaltazione e depressione.

Il primo periodo è caratterizzato da paesaggi fatti di materia densa, di toni scuri e opachi, per lo più di contorni indefiniti. Un grande sole nero di solito campeggia nel cielo schiacciando le figure umane, piccole, senza viso, racchiuse in se stesse, sempre in cammino. 

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Viso
20x30 China-Anilina su carta anno 2000
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Sguardo nel vuoto
25x35
Tecnica mista su tela anno 2000
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Verso la Speranza
30x40
Tecnica mista su tela anno 2000

Con il passare degli anni l’artista recupera una luminosità più diffusa nell’uso di colori più chiari, di una maggiore determinatezza cromatica. La figura umana diventa sempre più presente, più viva, più fisica, più protagonista.

L'autore avvia una serie di studi sulla figura umana e soprattutto sul viso. 
La linea diventa più rapida, più netta, più essenziale; il colore diventa sfondo. 
Espressioni leggiadre, serene, a volte malinconiche e a volte leziose prendono il posto della cupezza, del dolore, della disperazione.

Frattaruolo9.jpg (4051 byte)
La Rabbia
40x70
Tecnica mista su tela anno 2000
Frattaruolo5.jpg (8707 byte)
Sguardo di massa
50x60
Tecnica mista su tela anno 2000

Negli ultimi anni l'artista, nella sua solitaria peregrinazione interiore, incontra "l'altro" anzi "gli altri". L'incontro segna l'inizio del cammino alla scoperta del senso dell'esistenza dell'uomo.

Nasce la serie dei "Sogni" del 1998: "Il solo" diventa "gruppo", "il finito" diventa "infinito", "l'uomo" si trasfigura in "umanità", "la disperazione" si trasfigura in "speranza". L'espressione più alta di questa difficile conquista dell'uomo e dell'artista sono le opere dedicate alla tragedia di "il popolo balcanico", come è, appunto, intitolata la serie: 22 opere di studio della figura umana nello spazio e 24 di vita vissuta.

 

Frattaruolo3.jpg (6225 byte)
Barriera
50x60
Tecnica mista
su tela anno 2000
Frattaruolo4.jpg (8351 byte)
Città vuota
50x70
Tecnica mista
su tela anno 2000
Frattaruolo6.jpg (6088 byte)
Esodo
50x60
Tecnica mista
su tela anno 2000

In esse l'artista "traccia" una possibile via di riscatto di questo Popolo dalla tragedia della guerra e della morte. Solo il senso della "Maternità" può riuscire a far riconquistare quell’"Umanità" offesa, tradita, calpestata, a far riaccendere la luce della "Speranza" e a far "guardare oltre" la brutalità della realtà del presente, oltre le "Barriere" dell'odio e della vendetta. 

Frattaruolo.jpg (4964 byte)
Donna III Millennio
30x60
Tecnica mista su tela anno 2000
Frattaruolo8.jpg (12907 byte)
Donna con bambino
35x50
Tecnica mista su tela anno 2000

E alla donna balcanica, al suo coraggio e alla sua grande forza interiore, l'autore affida il peso di questo riscatto, di questa speranza nel futuro. Ella, infatti, assurge, per l'artista, a "simbolo della donna del 3" Millennio"
Ma non manca, però, la consapevolezza che il percorso è arduo, tutto in salita perché gli spettri delle "Città vuote" e sventrate, "La Rabbia" degli animi dilaniati dalle violenze subite, sono un presente ancora troppo doloroso.

Michela Potenza

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