Hector Guimard
(
1867-1942)

Architetto francese

Hector-German Guimard nacque a Lyon il 25 maggio 1867; nel 1882 inizia la sua formazione alla Scuola Nazionale di Arti Decorative di Parigi diretta da Louvier de Lajolais, proseguendo gli studi, nel 1885, all’Accademia di Belle Arti di Parigi.
Quattro anni dopo partecipa all’Esposizione Universale con una commissione per il Padiglione dell’Elettricità. Nello stesso anno realizza una casa Lécolle, avenue des Batignolles 122 a Saint-Ouen. Tra il 1891 e il 1984 realizza l’Hotel Roszé, Villa Jassedé, l’Hotel Delfau, l’Atelier Carpeaux a Parigi.
Nel 1895 si reca in Gran Bretagna ed in Belgio,dove il suo incontro con Victor Horta diviene decisivo per l’orientamento del suo stile. Al cimitero di Montparnasse realizza le tombe Gaillard, Giron e Mirel. Rifiutando il modello classico, Guimard, divenuto insegnante nelle scuole di Belle Arti, preferisce l’imitazione della natura, ed ha come modello gli artisti gotici e giapponesi. Applica i principi già preconizzati dall’architetto e teorico Violet-Le-Duc.


Vase des Binelles 1903

Panel, ca. 1900
Silk and paint on silk

Castel Beranger

Metro

Tra il 1895 e il 1899 realizza a Parigi il Castel Béranger, un immobile di 36 appartamenti per Madame Fournier, in cui progetta anche tutte le rifiniture interne ed esterne; ancora, Villa Berthe (a Vésinet), la Maison Colliot (a Lille), il Castel Henriette (demolito nel 1969) a Sèvres, la villa La Bluette ela villa La Sapinière a Hermanville, nel Calvados, e la tomba di Ernest Caillat al Cimitero di Pere Lachaise.
Nel 1899 la Compagnie du Métro indice un concorso per la realizzazione delle edicole destinate a coprire le entrate delle stazioni sotterranee di Parigi. Su una ventina di concorrenti, nessuno si ispira all’Art Nouveau; il banchiere Adrien Bènard, presidente del consiglio di amministrazione della Compagnie, e ammiratore del nuovo stile, gli commissiona l’intera realizzazione delle edicole. Guimard decide di utilizzare il ferro, e progetta le edicole come delle edicole pronte a dispiegare le loro ali. I critici iniziano a contestare questo “végétalisme”, il quotidiano “Le Figaro” richiede la distruzione delle edicole di Guimard, accusandolo di un Modernismo oramai passato di moda. Ma Guimard non demorde. Prosegue anche la sua attività di progettista, realizzando, nel 1902 gli Entrepots Nazal a Saint-Denis (abbattuti nel 1960).
Nel 1903 partecipa alla Prima Esposizione Internazionale dell’Abitazione al Grand Palais realizzando un padiglione; nello stesso anno nascono anche lo Chalet Blanc (a Sceaux), il monumento commemorativo a Paul Nozal (a Le Tartre, in Charente), il Castel Val (ad Auvers sur Oise) e la villa La Surprise (a Cabourg, distrutta).


Metro

Metro

Ausche

Dauph

Tra il 1903 e il 1905 vengono realizzati due Immeuble Jassadé a Parigi, il Castel d’Orgeval (Villemoisson-sur-Orge),e a Parigi l’Hotel Derent-Levent, l’Hotel Nozal (distrutto nel 1957).
 Nel 1909 sposa Adeline Oppenheim, figlia di un banchiere di New York. Negli anni successivi vedono la luce l’edificio Tremois (1909), un insieme di sei immobili (1909-11) per una società di cui Guimard stesso è azionista, Villa Henry a Saint Cloud (1912-13), la tomba Deron-Levent al Cimitero d’Auteil, il proprio hotel particulier in avenue Mozart (90 metri quadrati al piano, per sei piani, un ascensore, una scala interna; la sua agenzia viene installata all’ammezzato), l’Hotel Mezzara (per l’amico Paulk Mezzara, industriale tessile), la sinagoga di Parigi (1913-14, in cui fa uso del cemento armato, e firma anche gli arredi interni con un decoro vegetale molto discreto), edifici per uffici in rue de Bretagne (1914-19), l’edificio in square Jasmin (1921). Sono oramai gli anni Venti: dopo una partecipazione all’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative a Parigi, nel 1925, in cui viene sancito il nuovo stile Art Deco’, Guimard continua a progettare: nascono Villa Flore (1924-25), l’immobile di rue Heine (1926) e l’ultimo edificio progettato per Parigi, in rue Greuze (1927).


Detail the Porte Dauphine

Designed in 1899,
the Porte Dauphine
station exhibits Guimard's
only surviving enclosed edicule of the Paris Métro

Detail of the edicule at the Porte Dauphine Métro station

Sedie

Nel ’29 Guimard viene decorato con la Legion d’Honneur; nel 1930 inizia la costruzione della Guimardière a Vaucresson, residenza di campagna dell’architettom costruita a partire da strutture in Eternit che serviranno da elementi portanti e decorativi (distrutta nel 1969): Nel ’32 Guimard pronuncia l’elogio funebre per l’amico architetto Henri Sauvage (1873-1932). Nel ’38 la Guerra arriva in Europa; Guimard è malato, decide di partie con la moglie per gli Stati Uniti, risiedendo a New York. Qui la morte lo coglie, il 25 maggio del 1942. S.A. (c) 2005.

Tra i protagonisti dell’architettura Art Nouveau, la figura di Hector Guimard emerge per un talento creativo poliedrico, che pienamente giustifica il titolo di ‘architetto d’arte’ di cui amava fregiarsi, e grazie al quale anticipò linee di ricerca sviluppate poi dalle avanguardie storiche.
A Parigi  introduce l'Arte Guimard Nouveau, portata da Bruxelles nel 1894 dove ha visitato Horta. Ha rovesciato tutto il lavoro che stava facendo su Castel Beranger. Guimard rimarrà la guida dell'arte Nouveau a Parigi.


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