Duilio Cambellotti
(1876-1960)

1876, nasce a Roma Duilio Cambellotti.

1895, Cambellotti s’iscrive al Museo Artistico Industriale dove segue il corso di Decorazione pittorica e disegno applicato alle industrie artistiche tenuto da Alessandro Morani, (uno dei primi fautori in Italia delle teorie di William Morris e di Henry Van de Velde. Convinto che l'arte debba essere rivolta all'intera società coinvolgendone tutti i prodotti, Cambellotti si dedica alle arti applicate e indirizza la propria ricerca a quelle tecniche che consentono la produzione seriale di oggetti, progettati secondo un principio di funzionalità).

1896, lavora come disegnatore di manifesti per lo stabilimento Cromolitografico A. Marzi di Roma realizzando marchi e disegni di testate.

1900, collabora intensamente come illustratore a numerose riviste tra cui Fantasio, nella quale collaboravano anche M. Dudovich e Balla, e Novissima, diretta da Edoardo De Fonseca.

Partecipa al concorso Alinari per le illustrazioni della Divina Commedia.

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Leone


Vaso con Leone


Conca dei bufali

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Centauro
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Monumento ai Cadut

Dal 1902 al 1909, partecipa alle mostre della Società degli Amatori e Cultori, dove espone varie sue opere.

1905, inizia a collaborare come scenografo e costumista con il Teatro Stabile di Roma, con il Teatro di Siracusa, il Teatro dei Piccoli di Podrecca, l'Opera di Roma ed il Teatro di Ostia.

1911, organizza con Balla, Marcucci e Cena, la Mostra dell'Agro Romano all'interno dell'Esposizione Internazionale di Roma.

1912, organizza la Prima Mostra della Vetrata con Grassi, Bottazzi e Picchiarini.

1914-1918, progetta le vetrate per la Casina delle Civette a Villa Torlonia.

1920-1921, realizza il Monumento ai Caduti di Terracina e organizza la Seconda Mostra della Vetrata.

1923-1927, partecipa a tre edizioni della Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza.

1926, si presenta con il gruppo dei XXV della Campagna romana ed espone "Bufali", bronzo acquistato dal Comune di Roma.

1931, lavora alla decorazione del Palazzo dell'Acquedotto Pugliese a Bari.

1934, esegue gli affreschi nella sala della Prefettura di Latina.

1940, progetta le vetrate per la Cappella di Santa Barbara nel Museo del Genio a Roma.

1960, Duilio Cambellotti muore a Roma.

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