Turcato Giulio

Giulio Turcato
Mantova 1912 - Roma 1995

Pittore Italiano

A Venezia, dove si trasferisce nel 1920, studia al Liceo Artistico e alla Libera Scuola del Nudo e nel '26 inizia a dipingere i primi paesaggi e nature morte.

Nel '37 si trasferisce a Milano dove lavora nello studio dell'architetto Muzio disegnando prospettive architettoniche e realizzando diversi mosaici.

Nel '39 tiene la sua prima mostra personale a Milano.

 


Composizione con civetta

Arcipelago, 1983

Comizio

Nel 1943 insieme a Scialoja, Vedova ed altri espone alla Galleria Lo Zodiaco di Roma e in giugno alla IV Quadriennale. Si trasferisce definitivamente nella capitale e partecipa attivamente alla Resistenza.
Nel '45 è tra i fondatori dell'Art Club, Associazione Artistica Internazionale Indipendente, con Prampolini, Jarema, Savelli, Dorazio, Fazzini, Mafai, Corpora, Perilli e Consagra.

 

Nel '47 insieme a Accardi, Attardi, Sanfilippo, Consagra, Dorazio e Guerrini, fonda il gruppo Forma 1 e firma il relativo manifesto del Formalismo; nel giugno dello stesso anno partecipa a Milano, alla Galleria La Spiga, alla mostra del Fronte Nuovo delle Arti.

Nel '48 partecipa alla XXIV Biennale di Venezia nella sala del Fronte Nuovo delle Arti e nell'autunno dello stesso anno alla mostra nata dalla spaccatura dello stesso FNDA che l'Alleanza della Cultura organizza a Bologna, sollevando la polemica del Partito Comunista contro le nuove tendenze artistiche.

 


Composizione, 1956

Composizione, 1971

Meno tre, 1986

Nel '49 entra a far parte del gruppo degli Otto promosso da Lionello Venturi insieme ad Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso e Vedova. Partecipa, in quegli anni, alle più importanti mostre nazionali, e internazionali (Biennale di Venezia, Documenta a Kassel ecc). Nel '56 compie un lungo viaggio in Estremo Oriente passando per Mosca, ed espone a Pechino e a Shangai.

 

 

Nel 1960 entra far parte del gruppo Continuità indicato da G.C. Argan come un superamento in atto dell'Informale, e partecipa alle varie mostre organizzate dal gruppo fino al '62, dopodichè intraprende una serie di viaggi in Svizzera, Svezia e a New York. Nella sua personale, nel '64, presso la Galleria Il Segno di Roma presenta Le Macchinette ed altre opere sul tema della medaglia, che alludono alle polemiche nate dal convegno di Verrucchi.

 

 


Nel corso degli anni Settanta e Ottanta prosegue incessante la sua attività espositiva, dedicandosi, inoltre al teatro: nel maggio '84 realizza le scenografie per l'VIII Concerto di Petrassi all'Opera di Roma; nel giugno dello stesso anno partecipa alla XLI Biennale di Venezia con la rappresentazione Moduli in viola.

 

 

Omaggio a Kandinsky, che sarà riproposta l'anno successivo al Teatro Greco-Romano di Taormina.

Ca' Pesaro a Venezia, 1990, allestisce una sua ricca antologica a cura di Maurizio Calvesi e Giovanna Dalla Chiesa. Sue opere partecipano alla mostra a Roma 1950-1959, Rinnovamento della pittura in Italia, realizzata a Ferrara nel 1995.
 

Home Su Turner William

Copyright © Centro Arte 1999-2000