Toulouse Lautrec

Henri de Toulouse Lautrec

1864-1901

 

Pittore Francese

Di nobilissima famiglia, discendente dai conti di Tolosa, fu due volte colpito durante la sua infanzia da fratture alle gambe che lo resero deforme. Dedicatosi alla pittura durante la convalescenza, trovò in essa conforto alla sua disgrazia e soprattutto possibilità di vita indipendente dall'impossibile attività di gentiluomo di provincia. Allievo a Parigi, dal 1822, di Bonnat e di Cormont, si distaccò ben presto dalle formule accademiche che non poteva accettare, per dedicarsi a una interpretazione magistrale del caratteristico mondo dei caffè-concerto, dei circhi, dei teatri, dei postriboli, della vita notturna della Parigi fine secolo. Iniziano in quest'epoca le sue opere più celebri, i ritratti pieni di movimento e di vita dei personaggi del suo mondo (Valentin le Déssossé, La Goulue, Chocolate, Il direttore del Moulin Rouge, Jane Avril, ecc.), e i paesaggi, nei quali il colore già espressionista accentua quel senso di rapida profondità aneddotica e psicologica, che fa di lui uno dei maggiori pittori dell'800 francese. L'efficacia della sua arte nel cogliere i più caratteristici e anche, in un certo senso, dolorosamente umoristici momenti della vita quotidiana, ebbe larga parte nella sua attività di litografo che produsse cartelloni di alto valore artistico e di rara penetrazione propagandistica. La vita sregolata e l'abuso dell'alcool minacciarono ben presto la sua salute già delicata e a 36 anni morì nel castello di Malromé.

Henri de Toulouse-Lautrec  è uno degli ultimi pittori impressionisti.


Alone

Two half-naked women

Discendente di una nobile ed antichissima famiglia francese, la sua vita fu segnata, a quattordici anni, da due cadute da cavallo che gli procurarono delle fratture ad entrambe le ginocchia. In seguito le sue gambe non crebbero al pari del resto del corpo, restando egli deforme come un nano. Ciò lo portò a vivere una vita bohemiene nel pittoresco e malfamato quartiere parigino di Montmartre. E in questo povero universo di ballerine e prostitute egli svolse la sua arte, prendendo di li la propria ispirazione.

 

 

Morì nel 1901 all’età di trentasette anni per problemi di alcolismo.

Egli è soprattutto un grande disegnatore, portando la sua arte su un piano che era sconosciuto agli altri pittori impressionisti: quello della linea funzionale.
Egli con la linea coglie con precisione espressionistica le forme, i corpi e lo spazio. Non solo. Anche le superfici vengono tutte intessute di linee che si intrecciano a formare suggestivi intrecci.

Questa sua capacità di deformare la linea con grande capacità espressionistica rese la sua opera pittorica densa di suggestioni per i movimenti pittorici successivi. Soprattutto l’espressionismo prese ispirazione da Toulouse-Lautrec ma anche la successiva cultura figurativa liberty che fece della linea la sua principale matrice figurativa. Ed al liberty Toulouse-Lautrec fornì anche un nuovo ambito di applicazione: quello del manifesto d’autore.

Egli, infatti, fu il primo pittore ad utilizzare le sue capacità artistiche per la produzione di grafica d’autore, soprattutto in occasione di spettacoli teatrali e cabarettistici.


Justine Dieuhl, 1891

Moulin Rouge
La Goulue, 1891


Aristide Bruant, 1892

Due donne al Moulin
Rouge che ballano il walzer, 1892

La breve vita di Toulouse-Lautrec rimane un esempio anch’esso emblematico dell’artista di fine secolo. Ovvero di artista maledetto che vive la propria vita e la propria arte su un unico piano di intensa partecipazione emotiva.
 

Egli, pur provenendo da una famiglia nobile ed agiata, preferì vivere la propria esistenza fuori dai comodi schemi della vita borghese, consumandola con un disprezzo per la vita stessa che lo accomuna ad altri artisti, non solo pittori, di questa fase.

 

Come Van Gogh e Gauguin anche egli, a suo modo, evade dalla società. Ma mentre i primi due lo fanno ricercando il mondo dei contadini o i mondi esotici delle isole del Pacifico, Toulouse-Lautrec evade rifugiandosi in quel mondo equivoco fatto di bordelli e locali di spettacoli in cui incontrava barboni, reietti, ubriachi, prostitute e con i quali condivideva anche la sua affettività. Ed essi divennero il soggetto dei suoi quadri, cogliendo in loro una vera e genuina umanità, a volte struggente e dignitosa.

 

La sua storia:



In Bed, 1893

Donna tira su la calza, 1894

Visita medica

Rosa la rouge, 1886-87

Dal matrimonio di due cugini primi, entrambi discendenti da due casati fra i più antichi e nobili dell'aristocrazia francese, nasce ad Albi il 24 novembre 1864 Henry de Toulouse-Lautrec Monfa. Il padre, il bizzarro e raffinato conte Alphonse, dotato di un nome celebre già al tempo delle crociate, divide il suo tempo fra le delizie mondane della vita parigina e le emozionanti battute di caccia, in compagnia degli amici, nelle sue vaste tenute.

 

 

Al contrario la madre, Adèle Tapié de Céleyran è una donna di saldi principi, profondamente religiosa, severa dolce al contempo, che rappresenterà sempre per Henry il porto sicuro contro le difficoltà della vita, l'appoggio a chi poter ricorrere in ogni momento di crisi.

 

Dopo un'infanzia serena, trascorsa fra gli svaghi e i mi studi nella vecchia dimora di Le Bosc, ad Albi, si trasferisce con la famiglia a Parigi nel 1873 e qui frequenta il Liceo Fontanes con ottimo profitto; tuttavia due anni dopo, a causa della sua salute fragile, è costretta ritirarsi dal liceo per proseguire gli studi privatamente.

 


The toilette, 1896

Reclining Nude
, 1897

I suoi quaderni di scuola, dove alle traduzioni di latino e di inglese vanno mescolandosi sempre più frequentemente rapidi e vivaci disegni di quei frammenti di realtà che risvegliano l’interesse del ragazzo — schizzi di cavalli, caricature di professori e di famigliari — testimoniano fin da quell'epoca se non una vera e propria vocazione almeno una spiccata altitudine per le matite e i pennelli; ma forse tale tendenza non avrebbe mai superato i limiti di un elegante e piacevole dilettantismo.

 

Fra gli antenati di Lautrec la pittura rappresentava uno due hobbies preferiti — se due disgraziati incidenti, susseguitisi a breve distanza non avessero improvvisamente sconvolto la via del giovane Henry, indirizzandolo forzatamente ad un tipo d’esistenza diverso da quello a cui sembrava destinato per nascita e per temperamento: Nel maggio del 1878, mentre si trova nella casa d’Albi, scivola sul pavimento del salone rompendosi il femore sinistro; l’anno successivo, durante un periodo di cura a Baréges, nel corso di una passeggiata cade malamente e si frattura il femore destro, Ormai il suo destino è Segnato; il lungo estenuante calvario di interventi, di cure, di soggiorni nelle varie località termali, si conclude con la certezza che le sue gambe malate non cresceranno più Costretto a letto per lunghi periodi, privato delle cose che più amava, dei giochi, dello sport, corse pazze e felici all'aria aperta, torturato dalla sofferenza fisica, umiliato dalla consapevolezza della sua deformità — sulle sue fragili gambe di bambino si sviluppa rapidamente un torso robusto mentre il volto acquista; una bruttezza tra grottesca e patetica — Henry reagisce con straordinaria forza d'animo alla crudeltà della sorte: nel disegno egli scopre l'arma capace di vincere la malinconia e la noia delle lunghe ore immobili e, incoraggiato da René Princeteau, un pittore sordomuto amico del conte Alphonse, chiede di potersi dedicare alla pittura. Per compiacere la madre riprende dapprima gli studi e si diploma a Tolosa, dopo di che è libero di intraprendere quella che giudica ormai la sua unica strada: diventerà pittore.

 


Two girlfriends

Rue-des-Moulins the salon

La Goulue arriving
 at the Moulin Rouge

Dopo un breve tirocinio presso il Princeteau, nell'autunno del 1882 entra nell'atelier di Bonnat, uno dei pittori di gusto ufficiale più in voga a Parigi e vi rimane fino alla primavera successiva; trascorre l'estate ad Albi, dipingendovi ritratti che testimoniano i suoi notevoli progressi tecnici; tornato a Parigi prende a frequentare l'atelier di Cormon, dove resterà due anni stringendo amicizia con molti dei numerosi condiscepoli. Nel 1886, l'anno del suo incontro con van Gogh, egli affitta uno studio a

 

 

Montmartre, dove resterà fino al 1897; ormai è in grado di proseguire da solo per il cammino che si è scelto e da questo momento la sua vita, pur ricchissima di piccoli episodi, non registra più avvenimenti o mutamenti notevoli. Nel quartiere bohémien di Montmartre, fra i locali notturni, le case chiuse, i balli e i caffè dove una folla eterogenea vive turbinosamente ai margini della società, Lautrec scopre il suo mondo, dove più facilmente gli riesce di inserirsi, dove la sua stessa deformità sembra passare inosservata e dove la vita frenetica spensierata e amara che gli scorre intorno offre sempre nuovi spunti alla sua curiosità umana e al suo irrequieto pennello. Nel 1893 espone alla Galleria Goupil tutte le opere ispirate all'ambiente di Montmartre; il successo è discreto e la mostra suscita l'approvazione del grande Degas. Ma anche il teatro lo attira profondamente, e per gli spettacoli di prosa egli prepara manifesti e programmi, dedicando inoltre quadri e litografie ad attori e attrici famosi. L'amico Tristan Bernard lo introduce nel mondo dello sport, dove Lautrec trova nuovi interessi e nuovi entusiasmi.

 


Jane Avril by
Toulouse-Lautrec

May Belfort singing Daddy
Wouldn't Buy Me a Bow-wow

Yvette Guilbert Greeting
the Audience

Nel 1895 si reca a Londra, e vi incontra Whistler ed Oscar Wilde: l’anno successivo compie viaggi in Olanda, nel Belgio, in Spagna, in Portogallo, approfondendo la sua cultura artistica.
Entrato a far parte del circolo della Revue Bianche che raccoglieva in quegli anni gli ingegni più vivi della élite intellettuale parigina, vi stringe molte amicizie, legandosi in particolare ai fratelli Natanson, editori della rivista; sovente soggiorna nella loro casa a Villeneuve-sur-Yonne e vi frequenta tra gli altri Vallotton, Bonnard e Vuillard, le cui esperienze artistiche suscitavano la sua ammirazione e i suoi consensi.

 

 

 

Con ritmo febbrile continua il suo lavoro, alternando ai quadri i manifesti, i disegni umoristici per giornali, le illustrazioni di libri, le litografie a colori. Ma l'abuso dell'alcool minaccia ormai la sua salute e nel 1899 la madre lo fa ricoverare in una clinica Neuilly, dove trascorre tre mesi tristissimi. « Je suis enfermé — scrive disperato al padre — or tout ce qui est enfermé meurt ». Per provare ai medici di essersi ristabilito dipinge a memoria una serie di scene ispirate al circo e finalmente ritrova la libertà. Ma è di breve durata; nonostante sia accompagnato costantemente da un custode incaricato di sorvegliarlo, ben presto egli ricade vittima della sua vita la inquieta e sregolata; il castello di Malromé nella Gironda è il rifugio dove sua madre lo attende e dove egli accorre sempre in n caso crisi; nel luglio del 1901 egli vi giunge in il preda ad un attacco di paralisi, per non andarsene più.


A soli 37 anni la sua vita è bruciata e il 9 settembre egli muore tra le braccia della madre.

 

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