Henri Rousseau

 

Henri Rousseau

 

 

Henri Rousseau, detto il Doganiere nasce a Laval nel 1844.

 


 Autoritratto-paesaggio (1889-90)

La guerra 1894

Zingara addormentata 1897

L'incantatrice di serpent

Football Players

Pittore di formazione autodidatta, deve molto della sua ispirazione ad alcune sue esperienze personali. Durante il servizio militare, infatti, conobbe alcuni soldati reduci dalla campagna francese in Messico a sostegno dell'imperatore Massimiliano. Furono molto probabilmente le loro descrizioni di quel paese a ispirare le sue raffigurazioni vivide e lussureggianti della giungla, suo tema prediletto.

 

 

In vita, la sua opera fu variamente criticata e denigrata, con immancabili punte sarcastiche e rifiuti critici.

Non pochi lo valutarono come un semplice pittore naif, privo di qualunque spessore artistico. Fra gli "epiteti" che gli vennero rivolti dai contemporanei troviamo aggettivi come sprovveduto, incolto, ingenuo, candido e via elencando. In seguito, un maggior assestamento critico e un inquadramento più lucido della sua produzione ha permesso di rendere merito al suo valore di artista. Quella che sembrava la sua debolezza (ossia l'essere appunto naif), si è invece rivelata la base della sua autentica originalità. Oggi è considerato il più personale e il più autentico dei naif della pittura moderna.

 


Il sogno

Portrait of Joseph Brummer

Carnival

Combat of a Tiger and a Buffalo

 Woman Walking in an Exotic Forest

Dopo la sua morte, inoltre, il suo stile "primitivo", caratterizzato da colori vivaci, da un disegno volutamente piatto e dai soggetti fantasiosi, furono imitati dai pittori moderni europei. Proprio perché sprovveduto, "incolto" e privo di regole, Rousseau verrà visto come un artista capace di superare con il proprio candore la tradizione, estrinsecando liberamente la sua interiorità al di là delle regole accademiche.

 

 

La cosa curiosa è che oltretutto si dedicò alla pittura praticamente durante l'età del suo pensionamento, dopo aver lavorato quasi tutta la vita presso gli uffici daziari di Parigi. Ecco la ragione del suo soprannome: il "Doganiere".

A partire dal 1886, espose le sue opere al "Salon des Indépendants", conquistando l'ammirazione di contemporanei come Paul Gauguin e Georges Seurat. Dopo un primo periodo dedicato a ritratti e vedute di Parigi, negli anni Novanta passò a raffigurazioni fantastiche molto originali, caratterizzate da paesaggi tropicali con figure umane che giocano o riposano e animali immobili e vigili, come ipnotizzati da qualcosa di misterioso. Nel celebre dipinto "Il sogno", ad esempio (datato 1910), egli rappresenta una figura nuda distesa su un divano in una giungla dai colori vividi, con piante rigogliose, leoni inquietanti e altri animali; nella "Zingara addormentata", invece, una donna riposa tranquillamente nel deserto mentre un leone con la coda in aria la osserva incuriosito. Queste opere, insieme a molte altre, sono conservate al Museum of Modern Art di New York.

Sul piano della vita privata, Rousseau fu un uomo assai impegnato socialmente. Di lui si ricorda la partecipazione ai fermenti rivoluzionari della sua epoca.

Muore a Parigi il 2 settembre 1910.

 

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