Georges Henri Rouault
27 maggio 1871- Parigi 13 Febbraio 1958

Figlio di un ebanista,  è nato a Parigi, in una cantina di n'e de la Villette, al 51, durate un bombardamento dei (versagilesi); ed egli amerà ricordarlo in più occasioni, come una sorta di naturale predestinazione alla tensione drammatica e tragica. Dopo il primo avvio a un'educazione artistica ad opera del nonno materno, ammiratore di Daumier, Courbet e Manet, George: segue quattordicenne i corsi serali presso l'Ecole des Arts Decoratifs, facendo contemporaneamente il suo apprendistato presso un pittore vetraio. Ventenne, entra all'Ecole Nationale Supérieure des Beanx Arts, nello studio di Elie Delaunay, alla cui morte, sopravvenuta poco dopo, subentra Gustave Moreau, il grande esponente della pittura simbolista <francese> alla scuola del quale, oltre a Rouault, Si formano Henri Matisse, Albert Marquet, Henri Manguin, Charles Camoin, i futuri protagonisti del fauvismo, e numerosi altri significativi artisti. Quattro anni più tardi tuttavia, su consiglio dello stesso Moreau, Rouault abbandona l'Ecole des Beaux Arts, cominciando contemporaneamente a esporre, come poi ogni anno, al Salon des Artistes Français, dipinti a olio sui suoi temi preferiti, soggetti biblici e mitologici, ma anche paesaggi, notevolmente influenzati dallo stile del maestro. La cultura di Rouault, che nel 1901 frequentando l'Abbazie di Ligugé conosce lo scrittore e critico Joris-Karl Huysmans, è in questi anni densamente permeata di misticismo simbolista.


Carmencita

Odalisca

La Sainte Face

Nel 1898 la morte di Moreau (del quale è stato l'allievo prediletto, tanto da divenire conservatore del Museo Moreau: costituito dal lascito dello studio allo Stato), e poi il trasferimento della propria famiglia in Algeria, costringono il giovane Georges ad affrontare un periodo di difficoltà materiali e di solitudine, accresciuta nei due soggiorni forzati per motivi di salute nell'Alta Savoia nel 1902. Tutto ciò favorisce una nuova concentrazione spirituale per il giovane pittore, che viene elaborando una visione diversa e tutta personale. Preferendo alla pittura ad olio l’acquerello e il guazzo su carta, come tecniche più immediate e sintetiche, Rouault infatti, abbandona ora i temi del simbolismo religioso per una rappresentazione diretta di aspetti della società del proprio tempo, particolarmente di quanti ne costituiscono una sorta di fioritura al margine, in amara contro parte all'ottimismo borghese dell'ultima <belle époque»: prostitute, clowns, pierrot, e poi il mondo dei tribunali. A Parigi Rouault espone regolarmente dal 1902 al Salon des Indépendants e dal 1903 al Salon d'Automne, del quale e uno dei fondatori, mentre la sua prima personale, alla Galerie Druet, non ha luogo che nel 1910. Le sue relazioni culturali vanno estendendosi, e nel 1904 conosce lo scrittore Léon Bloy, restando profondamente toccato dalla sua opera; inoltre nel 1911 a Versailles , frequenta Jacques Maritain, il filosofo cattolico. La sua stessa attività creativa in questi anni e molto intensa, dedicandosi egli anche alla ceramica: ed e proprio, anzi questo aspetto della sua opera ad attirare inizialmente l'attenzione del mercante Amhroise Vollard, che poco più tardi acquista tutti i suoi quadri.


Christ et disciples

Passion

La passion du Christ

L'aide bourreau

Nel 1917 Rouault comincia a dedicarsi con molto impegno anche all'incisione, realizzando negli anni, oltre alle numerose illustrazione commissionate gli dallo stesso Vollard (per l'Ubu-roi di Jarry, le Réincarnations du Père Ubu di Vollard, Les Fleurs du Mal di Baudelaire, e altro, come suoi stessi testi, ricordi e poesie), la grande famosa serie grafica eseguita fra il 1917 e il '27 che era originariamente composta di due parti, Guerra e Miserere e fu pubblicata soltanto nel 1948, con il titolo di Miserere.

I temi religiosi tornano a prevalere con il ritorno di Rouault alla pittura ad olio, anche se (particolarmente negli anni Trenta) sono Frammisti a riprese dei soggetti già cari all'immaginazione del pittore, quali appunto clowns, pierrots, cortigiane, e giudici, tuttavia quasi trasferiti ora in quel clima biblico che rappresenta l'interpretazione rouaultiana del mondo. La sua pittura e a colori intensi, drammaticamente sintetica e incisiva nella proposizione delle immagini, in una materia notevolmente corposa. Rouault comincia a raccogliere sempre maggiori riconoscimenti. Numerose esposizioni personali hanno luogo a Parigi, a Londra, a Monaco, a New York, a Chicago. Per Diaghilev esegue nel 1929 le scene per Le Fils prodigue di Prokofiev, nel 1933 realizza cartoni per arazzi e nel 1945 altri cartoni per le vetrate della chiesa del Plateau d'Assy.


Clown

Courtisane Nue

Donna liberata

La petite banlieu I 1932

Sempre nel 1945 il Museum "Modem Art di New York" allestisce una grande retrospettiva di sue opere, seguito poi da numerosi Musei europei, mentre egli e riconosciuto ufficialmente come il maggiore pittore religioso del nostro tempo. La sua ricerca si svolge intanto in modo piuttosto lineare, fedele allo stile e ai temi degli anni Venti e Trenta, lino alla morte avvenuta a Parigi.

Louis Vauxcelles, uno dei critici parigini più attenti alle novità delle ricerche pittoriche all'inizio del secolo, scrive dell'opera di Rouault nel 1911 in 'Gil Blas': « E un'arte di visionario, di satirico che dilania le sue vittime, e che soffre e geme. Toni magnifici illuminano le profondità dei suoi fondi. Sorrisi giustiziati che si concludono in smorfie. Per Rouault l'umanità moderna è un formicolare di larve, di contorsioni epilettiche, di dannati »; sottolineando inoltre come egli flagelli i suoi simili e li deformi per gettarsi poi ai piedi di un Cristo barbaro e severo. Vauxcelles sintetizza il significato della pittura rouaultiana nel suo momento più intenso, nel quale s'assiste alla messa a punto di una tematica e soprattutto di un'intonazione morale, che resteranno, in fondo, proprie al pittore anche negli svolgimenti stilistici successivi. La pittura di Rouault è infatti motivata essenzialmente da una volontà di intervento moralistico di natura schiettamente religiosa e spiritualistica, in una gravità e tensione di pura fede mistica che richiamano il Cristianesimo delle origini. Tuttavia, pittore religioso per eccellenza, ed anzi forse il solo grande e autentico pittore religioso del nostro tempo, Rouault ha raggiunto, particolarmente negli anni ai quali si riferisce Vauxcelles, un'intensità profonda di partecipazione all'inquietudine che turba l'uomo contemporaneo. Qui l'efficacia del suo spiritualismo e del suo stesso furore mistico e denunciatario è nel nascere dalla dimensione stessa dell'esistenza umana, anziché da motivazioni concettuali e ideali.


l'acrobate

Mei Deux Secundum Magnam
from the Misere pl. 01

Misere pl. 22

Le due matrone 1928

Rouault è stato educato pittore da Gustave Moreau, uno dei più raffinati e complessi maestri del simbolismo pittorico. Ma, se è vero, come è stato detto da vari critici, che la frequentazione di Moreau, che reagiva al verismo positivista, ha introdotto il giovane Rouault in un clima di prevalenti interessi spiritualistici, aprendogli dunque una prospettiva che non ha più abbandonato, e per quanta devozione verso l'intelligenza e liberalità del maestro il giovane abbia poi sempre conservato, certo fra le due personalità non può esserci maggiore opposizione di natura.

Allo spiritualismo e misticismo denso di motivazioni letterarie ed estetizzanti di Moreau e dunque estremamente complesso e poliedrico, s'oppone la personalità prepotente e rude di Rouault, spontaneo e dotato di una popolaresca forza di comunicazione. D'altra parte Moreau partecipa attivamente alla cultura del proprio tempo e della società in cui si trova a operare, mentre Rouault preferisce un destino di solitario, rispetto tanto alla società che lo circonda quanto alla stessa cultura pittorica. La sua opera, infatti, non ha contatti se non indiretti - e poi in fondo con il solo momento espressionista con tutti i grandi movimenti che caratterizzano il corso dell'arte contemporanea. Del resto il suo stesso interesse per aspetti della vita del tempo, come appunto nei guazzi dei due primi decenni del secolo e nella grande serie di incisioni che ha poi costituito il famoso Miserere, è tutto motivato attraverso l'angolo visuale del giudizio divino, quasi « sub-specie aeternitatis », anziché in senso istintivamente sociologico e di testimonianza e denuncia d'un costume, come prima di lui per un Toulouse-Lautrec, o contemporaneamente a lui per un Kirchner, un Mùller, un Dix o un Grosz.


Les Réincarnations du père UBU

Nous croyant rois 1923 1948

Nu de profil

Pierrot

D'altra parte la conquista di un'autentica religiosità ha coinciso per Rouault con la liberazione dalla tutela scolastica della lezione di Moreau, nell'ambito della quale e proprio prevalentemente con soggetti sacri, quasi specializzandosi - andava ottenendo un vivo successo anche di pubblico e di mercato. Quei dipinti religiosi degli ultimissimi anni del secolo scorso, come Gesù bambino fra i Dottori (Musée d'Unter linden, Colmar) o Cristo pianto dalle pie donne (Musée des Beaux Arts, Grenoble), esposti rispettivamente nel 1895 e '96 al Salon des Champs-Llysées, sono prove di grandissima maestria, riassumendo i frutti della più grande e gloriosa tradizione di pittura religiosa (dalla lezione di Moreau, il giovane Rouault risale più direttamente a Rembrandt e al suo luminismo).

Rouault sente però di dover approfondire anche ricerche diverse che hanno le loro radici nella spoglia condizione d'esistenza umana. Quella sublimità può essere in fondo un'astrazione culturale e convenzionale, e occorre scontrare i valori dello spirito con la dura realtà della vita perché questi acquistino una nuova efficacia. Rouault lo comprende nei primi anni del nuovo secolo.


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