Raffaello

 

Raffaello Sanzio

Raffaello nacque ad Urbino il 6 aprile 1483 da Giovanni Santi, pittore e teorico fra i più stimati della corte urbinate.

Nel '94 il Santi era già morto, ma il suo intervento nell'educazione del figlio ebbe, molto probabilmente, tempo di farsi sentire soprattutto nella scelta di quella cultura a carattere fortemente astrattivo che, dietro l'esempio di Piero della Francesca e del Laurana, informava di sé l'entourage pittorico letterario dell'importante centro artistico marchigiano.

 


Crocifissione  1502-1503
 National Gallery, Londra


Annunciazione 1502-1503
Pinacoteca Vaticana, Stato del Vaticano


Adorazione dei Magi 1502-1503
Pinacoteca Vaticana,  Stato del Vaticano

 

Orfano, Raffaello lasciò la città natale forse sotto la protezione di Evangelista da Piandimeleto, alunno ed uomo di fiducia del padre, che probabilmente eseguì con Raffaello la prima opera di cui il giovane pittore ebbe commissione, la pala di San Nicola da Tolentino.

 

 

Già in quegli anni (intorno al '500) è ormai quasi accertato il suo alunnato presso Pietro Perugino, che fu a lui maestro e guida pittorica e culturale; le commissioni che succedettero l'ordinazione della pala di San Nicola furono numerosissime e portarono il giovane pittore ad una subita fama, che d'altra parte non gli impedì di avvertire la necessità di evadere dai limiti della cultura pittorica umbra verso le esperienze fiorentine già almeno parzialmente conosciute attraverso l'insegnamento del Perugino.

 


Le tre Grazie 1504-1505
Musée Condé, Chantilly

Lo sposalizio della Vergine Maria 1504
Pinacoteca di Brera, Milano

Nell'ottobre del 1504, terminato lo Sposalizio della Vergine per la chiesa di San Francesco di Città di Castello, giunse a Firenze con una lettera di presentazione di Giovanni Feltria; d'altra parte questo trasferimento non gli impedì di mantenere i contatti con l'Umbria dove aveva lasciato incompiute alcune ordinazioni (pala delle Monache di Sant'Antonio, pala Ansidei).

 

 

A Firenze, immediato fu il suo inserimento nel contesto culturale neoplatonico, restaurato dopo la crisi savonarolíana. Fu familiare di pittori come Fra' Bartolomeo (anch'egli alunno del Perugino), e divenne in breve con la esecuzione della serie stupenda di Madonne e Sacre Famiglie, culminante in quel capolavoro che è la Madonna del Baldacchino, il protagonista della pittura fiorentina dei primi anni del secolo, data la lontananza pressoché continua di Leonardo e di Michelangelo. Ai suoi esempi si formarono giovanissimi pittori come Andrea del Sarto, il Franciabigio e lo stesso Pontorno.

Nel frattempo, in breve soste umbre, esegue la Deposizione per Atalanta Baglioni (oggi alla Galleria Borghese), e gli affreschi di San Severi a Perugia con Cristo in gloria e santi.

 


Deposizione 1507
Galleria Borghese, Roma


Madonna del Cardellino 1507
Galleria degli Uffizi, Firenze


La scuola di Atene 1509-1510
Palazzo vaticano, Stanza della Segnatura,
Stato del Vaticano

Tra il 1507 ed il 1509 matura una crisi non ancora sufficientemente chiarita: forse per la mancata assegnazione del compimento dei lavori al Salone di Palazzo Vecchio, lasciato incompiuto da Michelangelo e da Leonardo, ma molto pili probabilmente per la coscienza della crisi ormai più che latente nell'ambiente culturale e politico fiorentino, Raffaello si trasferisce a Roma.

 

 

 
Nel 1509 riceve stipendio come pittore di Palazzo; protetto dal papa Giulio II, inizia la decorazione delle Stanze Vaticane nel 1511; con gli affreschi della Stanza della Segnatura si impone alla Corte papale come diretto rivale di Michelangelo (che intanto affrescava il soffitto della Sistina) ed uomo di punta dell'umanesimo neoplatonico che aveva in Roma a protagonisti letterati come il Bembo, il Bibbiena, il Castiglione, l'Aretino, l'Inghirami.

 


Madonna con Bambino
e San Giovanni
1508 Budapest


Madonna Aldobrandini  1510
National Gallery, Londra


Madonna Sistina 1513-1514
Gemaldegalerie, Dresda

Nello stesso anno dipinge, per Agostino Chigi la Galatea ad affresco nella villa che verrà poi detta la Farnesina, e il Profeta Isaia a Sant'Agostino; contemporaneamente, forse, progetta sempre per il Chigi la cappella di Santa Maria del Popolo.

 

 

 

Tra il 1511 ed il 1514 affresca la Stanza di Eliodoro; morto Giulio II, Raffaello non è meno caro al successore, Leone X, papa mediceo, apportatore di un nuovo tipo di cultura 'latineggiante' che doveva incidere anche sull'iter mentale raffaellesco.

Divenuto protagonista assoluto nell'ambiente culturale curtense (per cui lo stesso Michelangelo preferisce tornarsene a Firenze) ha, alla morte del Bramante, nel 1514, il titolo di architetto della nuova fabbrica di San Pietro.

 


Loggia di Raffaello 1517
Palazzi Vaticani, Stato del Vaticano


Ritratto del Cardinale Tommaso Inghirami
1515-1516
Galleria Palatina, Palazzo Pitti Firenze


San Giorgio uccide il dragone 1505
Museo del Louvre, Parigi

 

La sua attività di architetto si intensifica in questi anni; oltre la nominata cappella Chigi costruisce il palazzo Caffarelli Vidoni ed il distrutto palazzo Branconio dell'Aquila.

Nel 1515 riceve l'incarico per l'esecuzione dei cartoni degli arazzi della Sistina; Nel 1516 viene nominato conversatore delle antichità romane.

 


Nel 1517 compie la Stanza dell'Incendio di Borgo di cui dà soprattutto i disegni, come per le contemporanee Logge Vaticane e per la Loggia di Psiche alla Farnesina.

Nel 1519 inizia la Trasfigurazione. Il 6 aprile del 1520, nello stesso giorno che lo aveva visto nascere, muore dopo una violenta febbre duratagli sette giorni.

Ebbe onoranze principesche; la sua salma, dopo essere stata esposta in Vaticano sotto la sua opera incompiuta, la Trasfigurazione, venne tumulata nel Pantheon.

 

Home Su Rauschenbeerg Robert

Copyright © Centro Arte 1999-2000