NUOVA OGGETTIVITA'

 



Musicisti di strada nella
Repubblica di Weimar
August Sander

Dopo la prima guerra mondiale accanto alle esperienze dada e surrealiste, si afferma ed assume vaste proporzioni la tendenza della "nuova oggettività", i cui principi possono trovarsi già in Paul Strand e sono precisati da Renger-Patzsch nella necessità per il fotografo di usare esclusivamente i mezzi propri della tecnica da lui usata, la fotografia, senza cercare altrove (ad esempio nella pittura) soluzioni che non solo non le appartengono, ma non le aggiungono nulla se non in senso negativo.
Renger-Patzsch rende così alla fotografia la sua peculiare funzione di testimone di verità quotidiane che allargano i loro significati ad una dimensione esistenziale più vasta. Il rapporto verità-emblematicità, era invece già stato stabilito dall'opera di Sander, nei suoi ritratti di lavoratori e borghesi, in ognuno dei quali si racchiudono tutte le caratteristiche dalla categoria d’appartenenza.

Su questi principi di aderenza al vero, di cui si scopre tutta la bellezza e si esalta il valore espressivo, si diffonde la "nuova oggettività" dalla Germania (Lerski, Freytag, Blossefeldt, Mantz), alla Francia (Sougez), all'Olanda (Berssenbrugge), alla Cecosvolacchia (Lauschmann), alla Russia (Rodcenko).
La "nuova oggettività" troverà negli Stati Uniti, un ambiente già culturalmente preparato sia per le caratteristiche sociali d’industrializzazione che per l'esperienza della fotografia diretta di Stieglitz, dove emergono in questa corrente le figure di Weston e Adams. In Messico l'opera di Tina Modotti si distingue tra nuova oggettività e fotografia sociale.

 

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