Roberto Joppolo
Siena, 1939
 

Nato a Siena nel 1939, sul finire della guerra si trasferisce a Bassano in Teverina, piccolo borgo del viterbese, dove inizia a dedicarsi da autodidatta all’arte figurativa attraverso il disegno e lo sbalzo.

Trasferitosi a Viterbo, in un ameno luogo collinare lontano dal frastuono cittadino, coltiva con passione la sua inclinazione artistica, che ben presto gli verrà le prime commissioni: alle Porte per il tempietto marmoreo di Andrea Bregno nella Basilica viterbese di S. Maria della Quercia (1976), fa seguito la realizzazione della statua bronzea di San Massimiliano M. Kolbe (1983) - esposta in Piazza S. Pietro durante la canonizzazione e benedetta dal Papa Giovanni Paolo II -, con la quale inizia il suo percorso di artista “extraterritoriale”, riproducendola in quattro esemplari destinati in Polonia, in Giappone e in America.

Nel 1984, comincia il suo tributo alla cittadina di Assisi con i Genitori di S. Francesco, monumento bronzeo per la Piazza della Chiesa Nuova.

 

Kolbe
S. Massimiliano M. Kolbe
genitori S.Francesco
 Genitori di San Francesco
Albero Umanità
Albero dell' Umanità
Giardini Vaticani

Nel 1986 è incaricato dalla Comunità Francescana del Sacro Convento per creare gli Arredi Liturgici della Cappella di Preghiera, nella Basilica Inferiore di S. Francesco. Qui Joppolo esegue opere in bronzo di notevole pregio artistico ed è il primo artista contemporaneo ad entrare in quel luogo ed a ricevere una lunga serie di commissioni. Nel 1989 la sua Virgo Prudentissima, in marmo bianco di Carrara, viene collocata sull’Autostrada del Sole allo svincolo di Orte e benedetta dal Papa Giovanni Paolo II.
 

 

 

Dal 1999 è tutto un susseguirsi di commissioni prestigiose: la Porta Maggiore del Duomo di Messina, il Busto di Amerigo Vespucci a Brasilia e in particolare L’Albero dell’Umanità nei Giardini Vaticani, Il Seme che germoglia nella sede F.A.O. di Roma, e la Porta della Pace per la Chiesa di S. Caterina a Betlemme, installata all’ingresso della Grotta della Natività nel Natale del 2003.

 

Seme che germoglia
 Il Seme che germoglia
Porta Betlemme
Porta Santa di Betlemme

Seguono: la Porta bronzea per il Santuario di Castelnuovo Berardenga e la Porta di S. Ansano, in provincia di Siena; la Porta della Sofferenza per la Chiesa di S. Maria Assunta a Vejano (VT) e nel 2005 inaugura la Porta della Luce per il duomo di Viterbo, mentre nel 2006, in occasione del 40° anniversario dell’alluvione di Firenze, realizza un pannello bronzeo installato nella Basilica di S. Croce in ricordo della visita di Paolo VI la notte di Natale 1966.

 

 

Nonostante Joppolo si sia ritrovato sin da giovane a frequentare circoli intellettuali e ambienti artistici “alla moda”, il suo estro creativo non si è mai lasciato imbrigliare in stili o movimenti vincolanti. E nonostante abbia ricevuto numerosi incarichi nel campo dell’arte sacra, negli anni la sua produzione “personale” è cresciuta in modo esponenziale, focalizzandosi sulla pittura e sulla scultura di carattere “profano” e sulla sperimentazione di nuove espressioni rese con materiali diversi, nelle quali l’artista rivela la sua costante ricerca di un linguaggio plasticamente figurativo, sebbene tradotto in forme astratte e fantasiose.

Molte sono le esposizioni personali che hanno decretato il grande successo di Joppolo. Ricordiamo nel 1999 la prestigiosa mostra antologica a Venezia nel Palazzo delle Prigioni Nuove; nel 2005 a Roma, nelle sale storiche di Castel Sant’Angelo, la sua personale prettamente “profana”, curata da Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale Romano e, nel 2007 la seconda mostra personale romana inaugurata negli splendidi ambienti del Museo Teatrale del Burcardo, sede della S.I.A.E., a riconoscimento dell’estro creativo di un artista consapevole, ormai, delle proprie capacità espressive, definito dal prof. Claudio Strinati “uno dei pochi artisti del nostro tempo ad aver affrontato, con energia e determinazione, il grande tema della committenza religiosa senza mai perdere di vista il senso profondo del suo stile e della sua personale ricerca nel vastissimo mondo della figurazione”.

 

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