Pietro Dorazio
Roma 1927

Dorazio Pietro

Dopo aver fatto gli studi classici si iscrive alla Facoltà  di Architettura.


Reticolo 1961

Reticolo 1963

In croce IX 1970

Nel 1946 espone con il Gruppo Arte Sociale insieme a Perilli, Vespignani ecc. Si interessa al Futurismo, incontra Severini e Prampolini, segue le lezioni di Lionello Venturi sull'Impressionismo, Cézanne e l'arte Medievale.
Nel 1947 partecipa alla redazione del manifesto e alle mostre del gruppo astrattista
Forma 1. Soggiorna a Parigi e a Praga. Nel '50 insieme a Guerrini e Perilli, organizza la libreria-galleria Age d'or, cooperativa di artisti per la diffusione dell'arte moderna internazionale. Nel '52 collabora alla Fondazione Origine, pubblica la rivista Arti Visive e partecipa alla XXIV Biennale di Venezia. Invitato all' Università  di Harvard nel '53, si stabilisce per un anno negli USA dove presenta le prime mostre personali. Fino al 1970 insegna al Dipartimento di Belle Arti dell'University of Pennsylvania. Espone con una mostra personale alla XXX Biennale di Venezia e a Dusseldorf, partecipa al manifesto e alle mostre del Gruppo Zero.
Nel '71 compie un lungo viaggio in Medio Oriente e nel '73 invitato a far parte della collezione permanente del "Gruppo Zero" al Museo di Dusseldorf. Nel '74 si stabilisce a Todi.
Nei primi anni ottanta una sua grande mostra del Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris viaggia nei principali musei americani e si conclude alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.


Azimuth 1972

beauty and brain 1989

Ventoux IV 1996

In seguito le esposizioni continuano ad allargare e consolidare la sua presenza culturale nelle più importanti città europee, mentre ottiene prestigiosi riconoscimenti: membro dell'Accademia di San Luca; dell'Akademie der Kunste di Berlino; insignito dei Prix Kandinsky e del Premio internazionale della Biennale di Parigi; del Premio Michelangelo dell'Accademia dei Virtuosi.
Nel '84 inizia la sua collaborazione al Il Corriere della Sera con articoli di critica d'arte. Nel 1985 e nel 1986 il debutto a Tokyo e a Osaka. 
In due documentari della RAI di Franco Simongini (del 1986 e del 1991) viene documentata la sua attività artistica.
Il museo di Grenoble alla fine del 1990 gli dedica un'ampia mostra antologica; segue poi quella della Galleria Civica d'Arte Moderna di Bologna nel 1991.
Fra il 1993 ed il 1996 ha ideato il progetto per l'esecuzione di cinquanta grandi mosaici di artisti internazionali nella metropolitana di ROMA Nel 1994 espone al Guggenheim di New York.
Nel 1996 a Parigi al Centre Pompidou.
Tra il 1993 e il 1997 il Comune di Roma accoglie il suo progetto per la realizzazione di ventisette grandi mosaici di artisti internazionali collocati nelle stazioni della metropolitana di Roma. La sua opera musiva si può ammirare alla stazione Colosseo.
Muore a Roma nel 2005
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