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Desiderio da Settignano
Iscritto dal 1453 all'arte dei maestri di
pietra e legname, nel 1457 aveva bottega insieme al fratello Geri presso
il ponte di Santa Trinità; si affermò subito, giovanissimo, e godette di
gran fama già in vita. Opere come il Fregio di teste di putti all'esterno
della Cappella Pazzi a Firenze, o il San Giovannino a bassorilievo del Bargello,
o una graziosa Madonna nella Galleria Sabauda a Torino sono già emblematiche
del suo stile «di grazia grandissima e leggiadria» (Vasari). Poco dopo il 1453 iniziò il monumento Marsuppini in Santa Croce, che, riprendendo quello Bruni di B. Rossellino, sposta però l'accento dal monumentale umanistico alla squisitezza decorativa e al virtuosismo esecutivo.
Vasari ricorda un suo Ritratto di Marietta Strozzi, che si è tentato di identificare con il busto alla Pierpont Morgan Library di New York, proveniente da casa Strozzi, o con il busto del Mus. di Berlino.
Il dinamismo lineare si accentua nell'opera più tarda, nei due Divini fanciulli del Louvre e nel patetico San Girolamo penitente della National Gallery di Washington. Madonne in rilievo eseguite da Desiderio, riprodotte a stucco e colorate da pittori come Neri di Bicci, furono molto diffuse a Firenze. Desiderio è uno dei principali scultori fiorentini del rinascimento: sviluppò una originale ricerca di levità plastica, chiaroscurale e luministica, e di tenerezza psicologica, che si allontana dall'eroicità di Donatello.
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