Bruegel Pieter

 

Pieter Brueghel
(ca. 1525 – 1569)

Pittore fiammingo

Su Pieter Brueghel le notizie documentarie sono estremamente scarse: non è certa la sua data di nascita, forse il 1526, e neppure la sua formazione. Secondo il Van Mander fu allievo, a Bruxelles, di Pieter Coecke, colto artista che era stato in Italia e in Turchia, pittore e disegnatore di arazzi, architetto e traduttore di Vitruvio e del Serlio. La prima data certa della vita di Brueghel è il 1551, quando risulta iscritto nei registri della gilda di San Luca ad Anversa come “Peeter Brueghels”. L’anno seguente compie un viaggio in Francia e in Italia, come testimoniano alcuni disegni dedicati a numerose località della penisola.

 


La grande torre di Babele, 1563
Kunsthistoriches Museum, Vienna

La caduta di Icaro, 1558
Musées Royaux des Beaux-Arts Bruxelles

Tentazioni di Sant'Antonio, 1556
acquaforte da disegno

L'Adorazione, 1564
olio su tela
National Gallery, Londra

In base a quanto riferito da Van Mander, si formò a Bruxelles alla scuola di Pieter Coecke, pittore, architetto, disegnatore di arazzi, persona colta (autore di traduzioni del Vitruvio e di Sebastiano Serlio), che aveva viaggiato in Italia ed in Turchia. La prima fase artistica di Bruegel si fonda sull'esecuzione di opere stilisticamente vicine a quelle del pittore fiammingo Hieronymus Bosch, di una generazione precedente a quella di Brueghel per la quale il pittore provava una grande ammirazione.

 

I paesaggi fantastici del primo periodo mutarono dopo il viaggio effettuato da Brueghel in Italia, probabilmente nel 1551.

Tra le opere che possono certamente essere ricondotte alla sua mano, classificabili nella pittura di paesaggio, si ricorda Paesaggio fluviale con la parabola del seminatore (prima tavola firmata e risalente al 1557). Sempre nel 1557 realizzò la serie calcografica dei Sette peccati capitali. Il passaggio dalle Alpi svizzere lo proiettò verso orizzonti che modificarono la sua produzione artistica, come accadde anche ad altri pittori che passarono le alpi come Albrecht Dürer e Albrecht Altdorfer.

Nel 1562 probabilmente Brueghel compì un viaggio ad Amsterdam ed a Besançon. Nell’estate dell'anno seguente si sposò con Mayeken Coecke (figlia di Pieter Coecke, il suo maestro), ad Anversa e si trasferì quindi a Bruxelles, ove riprese a dipingere. Ed è proprio nel 1563 che vide la luce una delle sue opere più celebri: la Torre di Babele. Il 1564 fu l'anno di nascita di Pietre, il suo primogenito, anche lui destinato a diventare pittore. Il periodo compreso tra il 1565 ed il 1568 fu abbastanza prolifico per la produzione pittorica dell'artista, con la realizzazione di pregevoli opere quali: la serie dedicata ai Mesi, Il paese della cuccagna ed il Banchetto nuziale. Nel 1568 nacque il secondogenito Jean, noto come “dei Velluti”. Il maestro morì nel 1569; la salma fu inumata nella chiesa di Notre-Dame de la Chapelle, a Bruxelles, città dove visse per quasi tutta la sua vita..

Brueghel ci ha lasciato circa una settantina di opere pittoriche, malgrado la sua attività si sia svolta nel corso di una vita relativamente breve.


 


Il combattimento tra il Carnevale e la Quaresima, 1559
olio su pannello di quercia Kunsthistorisches Museum, Vienna

I vendemmiatori, 1565
olio su legno, Metropolitan Museum of Art, New York

La piccola torre di Babele, 1563
olio su legno, Museum Boymans-Van Beuningen, Rotterdam

Proverbi dei Paesi Bassi, 1559
olio su pannello di querci 
StaatlicheMuseen, Berlino

La pittura di paesaggio costituisce il tema principale delle sue prime opere di sicura attribuzione, come Paesaggio fluviale con la parabola del seminatore, prima tavola firmata e datata (1557). Nello stesso anno Brueghel concepisce la serie calcografica dei Sette peccati capitali. Al 1560 risale il quadro I giochi dei fanciulli. Non si hanno conferme ma è probabile che nel 1562 l’artista compia un viaggio ad Amsterdam e a Besançon.
 

 

 

Nell’estate del 1563 sposa ad Anversa Mayeken Coecke, la figlia di colui che si ritiene sia stato il suo maestro; dopo il matrimonio si trasferisce a Bruxelles, dove comincia a dipingere con maggiore assiduità. All’anno del matrimonio si data una delle sue opere più famose, La grande torre di Babele.

Nel 1564 nasce il primo figlio che prende il nome del padre, Pietre, e come lui diventerà pittore. La critica, per distinguerlo dal genitore, lo chiamerà Pieter Brueghel il Giovane. Fra il 1565 e il 1568 realizza alcune fra le sue opere più apprezzate: la serie dedicata ai Mesi, Il paese della cuccagna e il Banco.
 

In Bosch sono ancora presenti il demoniaco medievale e la simbolizzazione delle forze occulte da cui l’uomo è circondato nella natura e nella vita; nonostante l’inesauribile ricchezza dell’invenzione in lui il moralista è superiore al poeta.

Quel che invece interessa a Brueghel è osservare e descrivere le manifestazioni della vita: proprio in queste egli ricerca, e trova, lo stravagante e il grottesco.

Poco gli importa di mostrare gli uomini come dovrebbero essere; al contrario, li raffigura con una sorta di violento umorismo quali sono in realtà, con i loro difetti, le passioni e le ubbie, lasciando allo spettatore la cura di trarne la morale.

 


l trionfo della morte, 1562
olio su legno, Museo del Prado, Madrid

Paesaggio invernale con trappole
per uccelli, 1565, olio su tela,
Wiltshire, Wilton House

Il pittore e il compratore, 1565
penna e inchiostro nero su carta marrone, Albertina, Vienna

La malinconia della natura morente e i segni tempestosi del suo ridestarsi, la dolce intimità dell’inverno e l’esuberante fecondità delle messi, i fenomeni atmosferici, l’aria rarefatta e pallida dell’inverno, quella pesante e carica di luce dell’estate, la poesia della sera, la conformazione del suolo, i monti e le vallate, i campi e le strade, il mutare della vegetazione col volgere delle stagioni, il villaggio tranquillo e i suoi abitanti, le loro fatiche quotidiane, le gioie e le pene, tutto questo è una sola cosa con la natura e il processo vitale.

 

 

Si intende perciò come l’osservazione della natura, così profonda in Brueghel, scaturisse in definitiva da quella medesima concezione della vita su cui si fondava la sua nuova pittura dei costumi popolari, che considerava l’uomo come un prodotto della natura, del suolo sul quale vive, e di determinate condizioni ambientali e sociali.

Brueghel. L'affascinante mondo dell'arte fiamminga dal 18/12/2012 al 2013/02/06 collezione di capolavori della famiglia Brueghel. Saranno esposti dipinti, disegni e stampe dai principali esponenti della famiglia più importante di artisti fiamminghi del XVI e XVII secolo, tracciando lo sviluppo artistico dei Brueghel "da una generazione all'altra. Pieter Brueghel il Vecchio è stato un pittore e incisore noto per i suoi paesaggi e le scene contadine (la cosiddetta pittura di 'genere').

 


Danza paesana, 1568
olio su pannello di quercia
Kunsthistorisches Museum, Vienna

Matrimonio di paese, 1568
olio su legno, Kunsthistorisches Museum, Vienna

La processione del Calvario, 1564
olio su tela, Kunsthistorisches Museum, Vienna


Egli è a volte indicato come il 'contadino Brueghel' per distinguerlo da Brueghel altri, anche se, essendo il membro più famoso della famiglia, un semplice riferimento alla Breughel cognome di solito si intende questo artista. Dal 1559 ha lasciato cadere la 'h' dal suo nome e firmato i suoi quadri Bruegel.

 

 

Brueghel. L'affascinante mondo dei Capolavori fiamminghi Brueghel celebra la dinastia, una famiglia di pittori fiamminghi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte europea nei secoli XVI e XVII. Più di 100 dipinti e disegni selezionati offrono una meravigliosa opportunità di ammirare capolavori unici: i bellissimi paesaggi innevati del Nord Europa, scene rurali, feste di paese e nature morte, tutte cose che ci colpiscono per la loro meticolosa attenzione ai dettagli. Le opere sono riflessioni sulla esistenza umana, che riunisce il sacro e il profano, la fede e la superstizione, il culto della bellezza e le qualità seducenti del grottesco.


 

 

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