Body Art

 

La body art ("arte del corpo") è una corrente diffusasi negli Stati Uniti e in Europa negli anni sessanta del Novecento. Comprende forme artistiche fatte sul corpo, con il corpo o opere consistenti nel corpo stesso. Forme di body Art sono body painting, tatuaggi, piercing, scarnificazione, branding. Si inscrive nell'ambito della performance, ossia della prassi artistica teorizzata da Allan Kaprow nel 1959, che fece dell'azione dell'artista l'opera, spesso coinvolgendo il pubblico.

Alcune forme estreme di body Art possono spingere il corpo fino al limite, ad esempio nell'Azionismo viennese ci si spinge in pratiche dissacranti e profanatorie del corpo umano, talvolta a connotati religiosi.

Marina Abramovic esplora i suoi limiti fisici e la sua resistenza psichica, grazie anche ad una lunga preparazione mentale. In una delle prime performance restò in piedi al centro di una stella infuocata, e quando il fuoco consumò l'ossigeno svenne; venne salvata da un medico presente tra il pubblico. Nella performance "The artist is present", svoltasi recentemente al M.O.M.A di New York, restò seduta immobile su una sedia ogni giorno per tre mesi, a incontrare con lo sguardo chiunque si fosse seduto innanzi a lei. Altri artisti eseguono performance irriverenti e molto forti; Vito Acconci si masturba sotto al pavimento della sua esposizione, rendendo partecipi i visitatori delle sue fantasie erotiche; Hermann Nitsch propone dei riti tra il pagano e la simbologia cristiana dove sventra animali morti e cosparge i corpi dei suoi aiutanti con sangue e interiora; Gina Pane si ferisce con spine di rosa, lame, o rotolando su dei vetri per denunciare la concezione maschilista della figura femminile. Nell'ambito della liberazione della donna furono molte le body artiste a combattere col proprio corpo contro le concezioni antiquate ancora in voga. Valie Export entrò in un cinema a luci rosse vestita in modo provocante, con un fucile in mano e uno spacco nei pantaloni all'altezza del suo organo genitale, e sfidò con lo sguardo i presenti, che se ne andarono in silenzio uno ad uno, dimostrando la differenza tra avere una fantasia erotica ed affrontarla invece nella realtà. Orlan si sottopose a varie operazioni di chirurgia plastica, filmandole e rendendole pubbliche, nelle quali arrivò a ricercare una deformazione del proprio volto, in contrasto con l'idea di bellezza conformistica imposta alle donne. Da non dimenticare tra gli artisti della body art Gunter Brus, Adrian Piper, Shigeko Kubota, Oleg Kulik, Ana Mendieta, Gilbert&George, Luigi Ontani, Rebecca Horn.

In tempi più recenti, il corpo è diventato territorio di sperimentazioni: impianti, protesi, simbiosi fra corpo e nuove tecnologie, realtà virtuale. Anche in questo campo la body art ha sperimentato molto.

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